Cronaca

De Luca – Sea Park: "Ho agito nell'interesse della mia comunità"

SALERNO. “Sono a processo da 18 anni ormai e credo sia ora di definire quest’altro annoso capitolo. Sulla vicenda Sea Park ho agito, da amministratore locale e da parlamentare nel solo interesse della nostra comunità seguendo quelle che erano le indicazioni della Prefettura”.

Vincenzo De Luca torna in aula per rendere dichiarazioni spontanee nel processo Sea Park, il parco acquatico progettato ma mai realizzato nell’area dismessa dell’ex Ideal Standard. I fatti contestati risalgono agli anni ’90 quando lui era al suo primo mandato da sindaco di Salerno. Al centro delle contestazioni della Procura una variante per la realizzazione del parco acquatico che avrebbe dovuto essere un attrattore turistico per la zona. Con lui sono imputate altre 43 persone tra dipendenti comunali, tecnici e imprenditori.

L’inchiesta era esplosa nel dicembre 2005, quando la Procura di Salerno aveva addirittura chiesto l’arresto di De Luca e di altri indagati sulla base di intercettazioni telefoniche poi dichiarate inutilizzabili.

Oggi il governatore della Campania ha reso in aula dichiarazioni spontanee, alla presenza del suo legale di fiducia, l’avvocato Paolo Carbone, per spiegare come andarono i fatti e il percorso intrapreso da sindaco e da parlamentare quando – ha sottolineato – feci alcune “sollecitazioni politiche, ma nulla di più, all’allora sottosegretario Vincenzo Viespoli perché si occupasse della cassintegrazione dei 200 operai ex ideal Standard che dovevano essere assorbiti nel nuovo progetto Sea Park che tardava a decollare”.

Quel progetto non è mai stato realizzato. Per questo processo De Luca e gli alri imputati hanno rinunciato alla prescrizione.

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