Cronaca

Organizzavano il traffico di migranti dalla Somalia in Italia ed Europa: arrestati

SALERNO. Tratta dei migranti: sono tredici le persone arrestate, tutte di nazionalità Somala, a seguito di indagini avviate nel 2015 dalla Squadra Mobile di Salerno. Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina, realizzata anche mediante l’impiego di trattamenti inumani e pericolosi per l’incolumità dei migranti.

Nella primavera del 2015 la nave Chimera della Marina Mercantile è approdata nel porto di Salerno con 545 migranti di nazionalità Somala, in seguito accolte nelle diverse strutture presenti nella provincia di Salerno. I loro racconti parlavano di maltrattamenti e vessazioni subiti prima e durante la traversata del Mediterraneo a partire dalle coste libiche. Alcuni di loro avevano registrati i numeri di telefono, anche esteri, che avrebbero dovuto chiamare una volta arrivati in Italia. Attraverso intercettazioni telefoniche la Polizia è stata quindi in grado di raccogliere prove sufficienti sull’esistenza di un gruppo dedito al traffico di esseri umani dalla Somalia in Italia e da qui verso altri Stati dell’Unione Europea.

Al vertice del sodalizio, ramificato in più parti del territorio nazionale, è stato individuato un cittadino tedesco di origine somala, Kalif Mahdi Abdisalan, attualmente dimorante in Germania, per il quale è stato richiesto ed ottenuto un mandato di arresto europeo all’Autorità giudiziaria tedesca, in corso di esecuzione contestualmente alle misure cautelari eseguite in Italia.

La pericolosità del sodalizio si è palesata nel corso delle attività investigative sia nella professionalità ed efficienza con cui sono stati organizzati i trasferimenti di migranti dalla Libia verso l’Italia ed in direzione di altri Paesi dell’Unione Europea, sia nella capacità di movimentare ingenti somme di denaro contante, nonché, in alcuni casi, anche nella mancanza di rispetto per la dignità umana dei migranti. In particolare, nel corso delle indagini è stato accertato che alcuni migranti erano stati lasciati per tre giorni senza acqua, cibo e medicinali, nonostante alcuni di essi fossero affetti rispettivamente da scabbia e febbre alta, così come diagnosticato e refertato dall’ospedale “Vecchio Pellegrini” di Napoli.

Al vertice della compagine criminale disarticolata sono stati individuati in Italia, in stretto contatto con il predetto KALIF, anche Abdirahman Abdallah Anisa, Mohammed Shacni, Bdirahman Abdinur Mohamed e Sais Shire.

Gli indagati raggiunti dai provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari di Salerno sono 13: 10 le misure di custodia cautelare in carcere e 3 arresti domiciliari.

Le operazioni di esecuzione dell’ordinanza sono ancora in corso di completamento.

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