Eventi e cultura

9 aprile 1969 – la storia della Battipaglia dal cuore rivoluzionario

BATTIPAGLIA. La catena sanguinosa dei tanti eccidi polizieschi contro povere persone inermi, che chiedeva solo il lavoro, da Avola a Battipaglia, la scia si allungava sempre di più. I battipagliese in rivolta lottarono con le proprie forze per difendere il proprio diritto al lavoro, insieme ai tanti operai che manifestavano per la dilagante disoccupazione.

Come racconta il portale Pugliantagonista.it, la risposta dello stato fu sparare sulla folla, il fuoco delle armi sul dolore delle proteste di tanti concittadini battipagliesi. Gli avvenimenti di Battipaglia però, presero una piega davvero inaspettata, molto furiosa e terrificante. La popolazione non si atterrì, reagì alle cariche della polizia, e si rivoltò contro il sistema, la voglia di farsi valere, l’unione dei cittadini, contro uno Stato tiranno che li inghiottiva. La battaglia vide morire 2 persone e più di 200 feriti, un bilancio di proporzioni elevatissime.

Venne dato fuoco al Municipio e alla Questura, nei combattimenti persero la vita il 19enne Carmine e la giovane professoressa Teresa, raggiunta da una pallottola delle forze dell’ordine, mentre era nella propria abitazione. Le forze dell’ordine vennero letteralmente cacciate dalla Città di Battipaglia che per alcune ore divenne completamente indipendente.

Una giornata storica per Battipaglia che non deve essere dimenticata, per non dimenticare l’unione tra i cittadini per un solo ed unico obiettivo, per le persone che in quel giorno persero la vita.

 

 

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