Cronaca

Ascea, truffa della casa vacanze: ecco l’annuncio fasullo

Continuano senza sosta le truffa della casa vacanze. Questo è un fenomeno molto diffuso in estate e i siti di annunci fasulli sono molteplici. Ad Ascea già da anni è stato attivato un servizio a disposizione dei turisti per verificare la veridicità degli annunci. E proprio grazie agli uffici comunali è stato segnalato un nuovo tentativo di truffa.

Truffa della casa vacanze

“Buonasera sign.a XXXXXX , come accordi presi tramite la conversazione telefonica e tramite email per l’immobile indipendente (casa vacanza 6-8 posti letto + divano letto ), situata in Marina Di Ascea in lungomare Levante civ. 34 ,di cui sono già state fornite foto tramite mezzi whatsapp. Le blocco l’immobile per 24 ore,per il periodo richiesto da lei ; ,10/08 al 25/08 check in disponibile dalle ore 09:30 check out per le ore 17:00,al costo di euro 1.500,00 euro che comprende le utenze (acqua,luce,gas) pulizie finali,tassa di soggiorno,biancheria letto e bagno ( escluso cambio) e due posti auto in corte privata. L’immobile è dotato di aria climatizzata solo in camere da letto ,lavatrice,pentolame,phone,asse e ferro da stiro,4 tv sat, e su richiesta al check in,linea wi-fi ;a vostra disposizione giardino privato dotato di sala pranzo esterna con barbecue. Nel lasso delle 24 ore attendo tramite email ,copia del bonifico di caparra di euro 300,00 euro il restante di euro 1.200,00 euro alla consegna delle chiavi dell’immobile,che sarà dato in custodia al sign.a XXXXXX. Per qualsiasi informazione ci contatti: cell. 349 71 04 590 — 349 74 46 051. Chiedo la gentilezza in tal caso non dovrebbe essere più interessati di tenerci presente ho tramite email ho tramite cell; per poter ritenere l’immobile disponibile per il periodo richiesto da lei”.

“Questo annuncio gira da un bel po’ sul web e sui social, talvolta i numeri cambiano – fanno sapere da palazzo di città – ma l’annuncio è sempre lo stesso”. L’invito, qualora ci si imbatta in questo o altri annunci dei quali non si è sicuri, è a contattare i comuni per verificarne la veridicità ed eventualmente le forze dell’ordine.

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