Cronaca

Aggressione nel bar gay a Salerno, chieste tre condanne

SALERNO. Abusi sessuali e sequestro di persona nel bar del centro storico ritrovo degli omosessuali.

I fatti risalgono al 2010 e per quella vicenda il pubblico ministero ha chiesto ieri la condanna di un cinquantenne tunisino e di due immigrati originari del Marocco, di 42 e 45 anni.

A quanto riporta il quotidiano “La città”, secondo l’accusa il marocchino A.W. avrebbe approfittato della calca all’interno del locale e avrebbe palpeggiato con insistenza un 31 salernitano, toccandolo più volte sulle natiche senza che questi avesse il tempo di divicolarsi. Poi, insieme a R.S. e A.B., avrebbe spinto il giovane nel bagno chiudendolo a chiave insieme a due ragazzi di 22 e 27 anni e ad altri clienti del locale che però non sono stati identificati.

Il gruppetto sarebbe stato costretto a restare nel bagno all’incirca per un quarto d’ora, mentre gli stranieri li minacciavano di morte e inveivano contro di loro agitando una bottiglia con cui avrebbero potuto ferirli.

Ieri pomeriggio quei minuti concitati sono stati ripercorsi davanti ai giudici della seconda sezione penale dal pubblico ministero, che ha chiesto una condanna a due anni e mezzo per A.W. e la pena di un anno per gli altri due imputati, accusati solo del sequestro di persona. Per A.B., che era risultato in possesso di sei grammi di hashish, è stata inoltre chiesta l’assoluzione dal reato di spaccio perché “il fatto non sussiste”.

La sentenza sarà pronunciata lunedì, intanto i difensori Luciano Pepe e Gaetana Mastroberardino hanno contestato che vi sia certezza sull’identità degli aggressori. È stata quindi chiesta l’assoluzione di tutti gli imputati e, in subordine, la derubricazione del reato di sequestro di persona in quello di violenza privata e l’applicazione della qualifica di fatto di lieve entità per la presunta violenza sessuale. Lunedì l’udienza per la replica del pm e la sentenza.

 

 

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