Cronaca

Follia a Pagani, trenta ultras del Taranto seminano il panico con le spranghe

Il racconto del sindaco Pagani

Aggressione shock a Pagani in occasione della partita di calcio tra Gelbison e Taranto giocata all’ospedale Torre di Pagani. È accaduto nella tarda serata di sabato 24 settembre, come denunciato questa mattina dal sindaco Lello De Prisco che via social ha raccontato: “È stata una lunga notte tra strada, stadio e caserma, che per fortuna si è conclusa senza particolari danni. Ma l’increscioso episodio di ieri sera che ha scosso l’intera città è imperdonabile e ci lascia attoniti”.



Aggressione a Pagani prima di Gelbison – Taranto, paura in piazza Sant’Alfonso

“Come sia stato possibile che dei delinquenti siano potuti arrivare in piazza Sant’Alfonso e in pieno centro incappucciati, entrando nei locali, tentando di aggredire le persone e di causare danni alle cose, terrorizzando tutti i presenti, sarà oggetto di un’indagine che è già partita. Dopo i controlli di stanotte, dalle prime ore di stamattina sono in contatto con la Tenenza, la Questura e la Prefettura. Tutte le immagini di piazza Sant’Alfonso e del centro interessato sono in corso di acquisizione per poter ricostruire i fatti” ha spiegato il primo cittadino.

“Annunciamo che ci costituiremo parte civile nel caso di eventuali daspo e presentazioni in Tribunale. Già da ieri sera, andando sul posto, ho mostrato tutta la mia solidarietà ai proprietari dei locali che sono stati coinvolti nei momenti di panico, fortunatamente senza grossi danni. Vicinanza che rinnovo a loro e estendo a tutte le famiglie e le persone che hanno dovuto vivere questa brutta esperienza”-

“Visto che ogni episodio, però, anche il più drammatico, comporta sciacallaggio nei confronti dell’amministrazione, è giusto chiarire alcuni punti. Primo punto: già nei giorni scorsi avevo richiesto alla Prefettura di vietare la trasferta ai tifosi del Taranto, ma senza esito favorevole. Non è di certo il Sindaco a decidere la gestione delle tifoserie. Secondo punto, ovvero il vero nodo della questione: la gestione dell’ordine pubblico, che non è certamente in capo al Comune, bensì alle forze dell’ordine. Le indagini spiegheranno come sia accaduto che una camionetta di malintenzionati sfuggisse al torpedone scortato dalle forze dell’ordine, creando il panico in pieno centro.

Terzo punto della questione, il più mortificante da dover sottolineare: le motivazioni che abbiano spinto ad accordare l’utilizzo del campo della Paganese Calcio al Gelbison. Né la squadra, né l amministrazione devono di certo giustificarsi, essendo il nostro stadio uno dei pochi in grado di accogliere un campionato di Lega Pro, ed essendo tutti noi profondamente convinti dei valori positivi dello sport e del calcio in particolare.

Quello che è successo ieri per chi ha fatto sciacallaggio è stato assimilare la parola tifoseria alla parola delinquenza e noi tutti sappiamo che è assolutamente scorretto. Ancor più grave se lo sciacallaggio parte da consiglieri comunali che ben dovrebbero conoscere le funzioni e le competenze nella fattispecie. Attendiamo ora gli esiti dell’indagine, fiduciosi nel lavoro delle forze dell’ordine, sicuri che questi episodi non si ripetano più” ha concluso De Prisco.

La ricostruzione

Già dal pomeriggio di sabato, la cittadina dell’Agro nocerino-sarnese è stata presidiata dalle forze dell’ordine. Il controllo del territorio, anche mediante cellulari mobili, non è bastato: prima dell’ingresso nel settore ospiti del ‘Torre’ da parte dei tifosi pugliesi, una trentina di loro ha seminato il panico per le strade del centro come riportato da Il Mattino.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio