Cronaca

Agropoli: delitto Borrelli, si indaga su un possibile complice

AGROPOLI. Potrebbe aver avuto un complice Mrabet Zerar, il 25enne italo-tunisino accusato dell’omicidio di Marco Borrelli, il giovane ritrovato senza vita nei pressi del Parco delle Ginestre venerdì scorso. A darne notizia il quotidiano La Città. Questa mattina l’aguzzino dovrà presentarsi davanti al Gip del tribunale di Vallo della Lucania per la convalida del fermo. Nel frattempo domani alle 10:00 verrà eseguita l’autopsia sul corpo del 20enne cilentano.

Franco Cardiello, il legale della famiglia Borrelli, chiede un approfondimento delle indagini: «ritengo che potrebbero esserci stati eventuali complici. Va valutato se l’omicida era solo al momento dei fatti, o c’era qualcuno con lui, che l’ha potuto aiutare, magari, a trascinare il corpo senza vita di Marco fin sotto il ponte. Non penso abbia potuto fare tutto da solo. Ma ovviamente sono solo ipotesi le mie, non ho certezza anche perché non ho ancora gli atti a disposizione».

Secondo Cardiello il messaggio inviato al padre di Marco è stato un tentativo di depistaggio da parte. L’ipotesi scaturisce dal modo in cui è stato scritto l’sms. Borrelli era consono mandare messaggi in dialetto, mentre quello arrivato sul cellulare di papà Vincenzo era scritto in italiano perfetto.

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