Cronaca

Agropoli, promesse non mantenute: l'ospedale resterà chiuso

AGROPOLI. La sofferenza della rete assistenziale del comune di Agropoli si estende anche quest’anno, abbattendosi come una spada di Damocle sull’intero paese cilentano. Il personale è ridotto all’osso e l’emergenza è assicurata. Tra le situazioni più critiche c’è quella del Cilento e in testa vi è Agropoli che, insieme ad altri comuni costieri, fa registrare il numero più altro di presenze effettive negli ospedali.

Si attendeva la riapertura dell’Ospedale civile di Agropoli, promessa per altro in campagna elettorale dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, tuttavia molti ne resteranno delusi perché ciò non accadrà. Dopo un anno e mezzo dalla successione a Stefano Caldoro, nell’ospedale cilentano (smantellato da quest’ultimo nel 2013) resta solo un postazione fissa di primo soccorso territoriale, in parole povere, c’è una guardia medica che si limita a svolgere mansioni di primo soccorso, con interventi elementari. Oltretutto, nel territorio di Agropoli ci sono solo 3 ambulanze dell’Humanitas: rianimativa, medicalizzata e di infermieristica, 2 invece sono del territorio di Castellabate: medicalizzata e infermieristica.

Pare che il diritto alla salute non vale per tutti, bensì sia tutelato a macchia di leopardo, nonostante ad Agropoli e Castellabate, in estate giungono anche 100mila presenze in quanto sono entrambe cittadine costiere e purtroppo debbono fare affidamento all’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania.

Tuttavia quei due comuni non sono gli unici ad esser stati gabbati dal governatore De Luca, una buona fetta di Cilento non vedrà concretizzarsi quella promessa legata principalmente al potenziamento del Posti di soccorso che veniva predisposto ogni anno ad Agropoli, fin dal momento della chiusura del presidio di località Marrota, dal 1° luglio al 15 settembre. A dichiararlo è stato Enrico Coscioni, consigliere delegato alla Sanità dal presidente della Regione. «Per l’estate prossima – spiega Coscioni – Agropoli avrà una struttura di grande qualità però abbiamo bisogno di tempo. Non mancano i soldi, ma c’è un problema di tempo, che non abbiamo avuto. La struttura commissariale è arrivata a febbraio scorso – sottolinea – e in soli tre mesi abbiamo fatto un piano ospedaliero in cui abbiamo inserito anche Agropoli. Ora però tutto quello che dobbiamo fare ha bisogno di decreti. Ci stanno esplodendo il pronto soccorso del Ruggi di Salerno, il pronto soccorso di Nocera perché il territorio attorno che non funziona ed è fermo si riversa ancora di più sulle strutture che funzionano. Ma qualcosa si sta muovendo, stanno arrivando anestesisti, infermieri, radiologi, stiamo prendendo gli ausiliari e contiamo presto di avviare i concorsi per fare entrare tanti giovani». «Ma per questa estate ad Agropoli – confessa – resta tutto com’è perché materialmente non abbiamo tempo e forza di recuperare altro personale». La colpa non è tutta di De Luca ma «di chi ci ha preceduto: noi abbiamo ereditato un ospedale, nuovo, già svuotato, è stata una vergogna totale». Nel contempo Coscioni svela quello che verrà attivato nel 2017 ad Agropoli: «ci sarà il pronto soccorso con 20 posti letto con chirurgo, anestesista, internista, inoltre un Centro per curare i disturbi alimentari. E con la Telemedicina ci sarà maggiore tranquillità per gli infartuati».

Fonte: (La Città)

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