Eventi e cultura

Alessandro Bolide fa sold-out al Teatro Ridotto di Salerno

Si è concluso, ieri, il primo appuntamento della stagione “Che Comico 2015-16” che ha visto protagonista sul palcoscenico del Teatro Ridotto Alessandro Bolide.

Il comico, reduce dal successo di Made in Sud, ha intrattenuto il pubblico salernitano con il suo spettacolo “Ma che ce ne fotte”, riscuotendo risate e plausi dalla platea intera.

 Agli inizi sul palco del premio Charlot, a quello televisivo di Made in Sud, ai set cinematografici, com’è cambiata la Sua comicità?

A.B: Cambia con l’esperienza, secondo me, inizialmente hai meno strumenti da giocare perché c’è più paura, meno esperienza, meno testi … poiché nel cabaret, ad esempio, io sono autore dei miei testi. Il premio Charlot mi ha quasi svezzato. Mi ha dato la possibilità di cimentarmi davanti ad un pubblico di tremila persone.

Bolide, l’uomo del prima e del dopo… Allora, ci dica, chi era Alessandro prima del successo e chi è Alessandro oggi …

A.B: Bene, il successo ancora non è arrivato. C’era un grande, Massimo Troisi, che diceva che il successo è un po’ come un amplificatore: se sei scemo diventi scemissimo, se sei umile diventi umilissimo. Io cerco di seguire questa scuola “troisiana”, stare sempre con i piedi per terra, lavorare e pensare cosa fare in futuro e non deludere mai il pubblico che mi ha dato la possibilità con Made in Sud di arrivare a questo successo che però è ancora un successo centro-sud. Nella prossima edizione di febbraio di 14 puntate dobbiamo dare l’accelerata defintiva.

“Ma che ce ne fotte” titolo dello spettacolo e del libro. Ma è veramente questa la ricetta per campare cento anni?

A.B: Secondo me, inizialmente sì. E’ terapeutico, è come mettersi in standby da tutti i grattacapi e ripartire il giorno dopo.

Dopo circa 12 anni di collaborazione col Teatro Ridotto e il Premio Charlot, un pensiero sul nostro direttore artistico Gianluca Tortora …

A.B: Io sono realmente legato affettivamente a tutta la famiglia Tortora, perché è una famiglia che si è sacrificata per l’arte, per i giovani e per i tanti premi che si sono fatti in questi anni. Ho avuto la fortuna di prendere una parte del cuore di questa famiglia, Gianluca è un fraterno amico. Non me ne voglia Nando Mormone, il boss di Made in Sud, ma la famiglia Tortora mi ha dato il “La” per farmi conoscere al grande pubblico.

Dopo il successo del tormentone “Ma Che ce ne fotte”, sta già pensando al prossimo?

A.B: Sì, sto pensando a qualcosa di nuovo. Sto lavorando su un personaggio, ma saranno gli autori di Made in Sud a decidere.

 Si ricorda, inoltre, che la rassegna “Che Comico 2015-16” continuerà il prossimo 14 novembre al Teatro delle Arti con l’esilarante Vittorio Marsiglia in “Recital”.

 

 

 

 

 

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