Area Pip: a Eboli raddoppiano le assegnazioni

EBOLI. Sull’area Pip di Eboli grande l’attenzione di Damiano Cardiello, consigliere comunale in quota Forza Italia, che denuncia il metodo delle assegnazioni dirette. “Non si fermano, anzi raddoppiano – ha detto l’esponente di opposizione – Poche settimane fa abbiamo informato la cittadinanza dei provvedimenti messi in atto su input del sindaco. Pensavamo che in seguito allo scandaloso metodo gestionale, le gare pubbliche avessero avuto la meglio. Invece si continua a usufruire dell’articolo 17 di un anacronistico regolamento comunale per ostacolare la concorrenza imprenditoriale”.

Cardiello questa volta ha posto l’attenzione su due lotti assegnati originariamente alla società “Il Segno” e poi revocati dal Comune di Eboli, che vede in atto un ricorso al Tar di Salerno presentato proprio dalla stessa azienda originariamente assegnataria. “I giudici amministrativi dovranno decidere se la revoca è stata legittima oppure no – ha spiegato il politico di centrodestra – Nel mentre accade l’inverosimile: quelle aree sono state assegnate direttamente e senza espletamento di una gara pubblica alla società Motta. Facile intuire che tale scelta potrebbe comportare ulteriori contenziosi per l’Ente”.

Da qui, Cardiello pone una serie di domande al sindaco, Massimo Cariello, per fare chiarezza sulla questione. “Perché non avete atteso l’esito del giudizio amministrativo pendente? Se l’Ente soccombe, quei lotti come e a chi verranno affidati? Chi pagherà i danni di eventuali sentenze sfavorevoli? Perché non è stata svolta una regolare gara ad evidenza pubblica per garantire trasparenza ma soprattutto concorrenza imprenditoriale, visto che potenzialmente chiunque avrebbe potuto avere interesse al possibile acquisto?”.

Domande che Cariello ha messo già nero su bianco nell’interrogazione comunale che ha già depositato in Municipio. “Allo stesso tempo riteniamo che non ci siano margini di ascolto e invieremo tutta la documentazione alle autorità competenti per gli accertamenti di rito”.

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