ASL Salerno non invia i CUD dei dipendenti: alle agenzie delle entrate è caos controlli

SALERNO. In questi giorni arriveranno a tutti i dipendenti della ASL di Salerno che hanno effettuato la dichiarazione dei redditi per l’anno 2015 (MOD 730) richieste di pagamenti da parte dell’Agenzia delle entrate di quote di tasse già pagate.

La cosa è accaduta perché l’ASL di Salerno non ha inviato i CUD dei propri dipendenti alla Agenzia delle Entrate. ​​Il CUD (Certificazione Unica dei Redditi) è un documento che ottengono ogni anno i lavoratori dipendenti e chi percepisce un reddito per attività equiparate al lavoro dipendente. In questo senso è bene sapere che dal 2015 il datore di lavoro ha un ulteriore obbligo di legge accanto all’obbligo di consegna della Certificazione Unica e l’obbligo di consegna della busta paga: obbligo di trasmettere i dati delle CU 2016 al Fisco.

A partire dal 2015, infatti, per il periodo d’imposta 2014, ma anche nel 2016 con la Certificazione Unica 2016, per il periodo d’imposta 2015, i sostituti d’imposta (ossia i datore di lavoro) dovranno trasmettere in via telematica all’Agenzia delle Entrate, entro il 7 marzo, le certificazioni relative ai redditi di lavoro dipendente, ai redditi di lavoro autonomo e ai redditi diversi, già rilasciate entro il 28 febbraio. E se il datore di lavoro non adempie a tale obbligo è punito con una sanzione di 100 euro per ogni certificazione non trasmessa. E’ chiaro che se il lavoratore, consultando il proprio 730 precompilato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate dal 15 aprile, si accorge che il datore di lavoro non ha neanche inviato la Certificazione Unica dei redditi (CU 2015) all’Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo, non resta che procedere con la raccomandata di cui sopra e con la successiva denuncia all’Agenzia delle Entrate stessa.

“Al danno anche le beffe: centinaia di dipendenti dovranno recarsi alle Agenzie delle Entrate territorialmente competenti con aggravio di spese e di tempo speso inutilmente solo perché qualcuno si è dimenticato un adempimento che potrà costare caro alla ASL in termini di sanzioni” denuncia Scotillo Rolando della FISI “Dal canto nostro, offriremo assistenza nella procedura ai dipendenti che si troveranno in difficoltà per aver ricevuto la richiesta di pagamenti per sanzioni non dovute da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ma si sa, siamo in Italia, e chi ha sbagliato probabilmente non pagherà ed a pagare saranno sempre i soliti ovvero i dipendenti e le casse dello Stato”.

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