Cronaca

Eboli, assegnazioni irregolari in zona industriale: soldi per insediarsi, nel mirino anche Napolitrans

Nuovi scenari in merito all’inchiesta delle assegnazioni irregolari nella zona industriale di Eboli: confermato il passaggio dei soldi per insediarsi, mentre anche la Napolitrans finisce nel mirino degli inquirenti.

Passaggio di soldi per le assegnazioni in zona industriali: si indaga anche sulla Napolitrans

La destinazione del capannone assegnata a Napolitrans in zona Pip a Eboli non sarebbe stata corretta. In parole povere in quella zona non poteva sorgere una struttura per autotrasporti.

È uno degli elementi su cui stanno lavorando gli investigatori che hanno sequestrato tutto il materiale al Comune, compresa la delibera del 29 luglio in cui la Giunta comunale dava il via libera alla cessione della struttura ad un’altra società.

Inoltre il cambio di ingegnere che ha curato la pratica è attenzionato, secondo alcuni verbali ci sarebbero state pressioni in alto loco per sistemare un tecnico amico. Ovviamente tutte ipotesi da verificare con riscontri investigativi. E per questo motivo sarebbero state acquisite le prime dichiarazioni dei tre tecnici comunali e dello stesso sindaco Cariello. Perché l’inchiesta si allarga sul piano casa, atto dovuto per legge, ma che avrebbe subito provocato delle concessioni su cui si sta lavorando.

E si sta lavorando per verificare se anche le altre assegnazioni dei lotti erano possibili o fu forzata la mano come si sospetta per la Napolitrans. Perché in alcune verbali di interrogatorio sarebbero emersi anche passaggi di denaro.

A chi non è dato sapere, si lavora con il massimo riserbo per non scoprire tutte le carte: i magistrati che sono al lavoro non lasciano trapelare nulla, nemmeno il motivo per cui adesso sta indagando la Guardia di Finanza.

Eboli è una polveriera, il ritorno in auge di una vecchia conoscenza della camorra come Giovanni Maiale che nelle intercettazioni chiarisce i motivi della “trappola” ai danni dell’imprenditore La Marca per l’acquisto di un terreno e dei suoi incontri con Campione anche videoregistrati da quest’ultimo ma che hanno sollevato molti dubbi nella difesa sulla coerenza degli stessi, lasciano intendere che da una possibile combine tra vecchie conoscenze del clan di Giovanniello si è passati al livello dei colletti bianchi. Con imprenditori vittime del sistema e altri compiacenti con lo stesso.

Quello che non si comprende bene, avendo comunque in mano abbastanza riscontri, non si dia un’accelerata alla vicenda giudiziaria. Anche A poche settimane dal doppio trapianto di cornea effettuato a giugno al P.O. di Eboli, due nuovi interventi, uno l’altro giorno e l’altro ieri mattina, effettuati dall’équipe della Uoc di Oculistica del dottor Giovanni Iovieno.

Anche questi in anestesia locale, utilizzando la tecnica Dsaek (Descemet Stripping Automated Endothelial Keratoplasty). Si consolida, quindi, sempre più l’attività del reparto oculistico dell’ospedale di Eboli diventato punto di riferimento in provincia, ma anche per i molti pazienti provenienti da tutta la Campania che si affidano all’équipe del dr. Iovieno.

La replica dell’avvocato

Riportiamo quanto ci scrive l’avvocato Pasquale Iannone, in qualità di legale dell’azienda Napolitrans:

Il titolo dell’articolo  – “Napolitrans, assegnazioni irregolari in zona industriale: soldi per insediarsi, nel mirino anche Napolitrans” – pare associare la S. r. l. Napolitrans a qualche dazione illecita di danaro per collocarsi in area P.I.P. del Comune di Eboli. Dubitando che la magistratura stia indagando in tal preciso senso – anche perché non se ne ha notizia alcuna – il dato certo e documentabile è costituito da un primo acquisto di quote di una società per il subentro nella titolarità di alcuni lotti, successivamente, dall’acquisizione di quote societarie di altri  più ampi lotti nella medesima area. Tanto si rendeva necessario per ampliare la base logistica dell’azienda che nel corso degli anni è cresciuta costantemente ed in modo esponenziale. In entrambe le circostanze, il prezzo pagato per l’acquisizione dei lotti è stato sicuramente ben commisurato al valore dei beni ed, inoltre, il Comune pretendeva ed otteneva (ufficialmente) l’integrazione del prezzo sui lotti che – puntualmente – era corrisposto. Successivamente, un’area era ceduta, previa formale autorizzazione del Comune di Eboli ed, invece, sulla zona da ultimo acquistata, ai fini dell’insediamento dell’attività di trasporti e logistica, la società Napolitrans era costretta a rivolgersi per ben due volte al T.A.R. di Salerno che, in entrambe le cause riteneva edificabile l’area, prima, ed in seguito, esercitabile la logistica.

Pertanto, anche dal solo esame degli atti sopra indicati formati da atti pubblici  – perlomeno relativamente alle decisioni del Tribunale Amministrativo Regionale (consultabili da chiunque) – ci si accorgerebbe che nessuna connivenza illecita è mai intervenuta tra la parte privata e quella pubblica, al contrario di quanto pare lasciar intendere la precedente informazione giornalistica. Altre dissertazioni, di poi, sono assolutamente in conferenti rispetto alle vicende aziendali.

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