Cronaca

Attentato alla Caritas di Avellino, il nome del responsabile

Attentato alla Caritas di Avellino, un litigio con un operatore della alla base del gesto. A parlare della vicenda è stato il colpevole, Nelson Lamberti, al quale potrebbe essere contestata anche la tentata strage.

Attentato alla Caritas di Avellino, le motivazioni alla base del gesto

L’ipotesi della vendetta prende sempre più corpo dietro l’attentato al Palazzo Vescovile di Avellino L’attentatore,il salernitano Nelson Lamberti, frequentatore della mensa dei poveri gestita dalla Caritas, avrebbe avuto un litigio con qualche operatore della struttura, e probabilmente non sarebbe stato il primo diverbio.

Da qui sarebbe maturata nell’uomo l’idea della vendetta, prendendo di mira il Vescovado dove, tra l’altro, ha sede anche la Caritas.

L’obiettivo dell’attentatore, quindi, non sarebbe stato il Vescovo Arturo Aiello, ma si sarebbe trattato di una ritorsione per quel diverbio.

Le accuse

Sul fronte delle indagini l’uomo è accusato di lesioni, danneggiamento e fabbricazione di ordigno per il ferimento di tre persone, una delle quali trasferita al ‘Cardarelli’ di Napoli per ustioni di secondo grado ad un braccio e al volto.

Il responsabile, Nelson Lamberti, di 49 anni residente a Forino disoccupato e con problemi di tossicodipendenza, dalla scorsa notte e’ stato trasferito in carcere. Alle accuse nei suoi confronti potrebbe aggiungersi quella di tentata strage.

Sulla base delle indagini in corso da parte della Polizia Scientifica sull’unica bomboletta di gas da campeggio esplosa delle tre che l’uomo aveva posizionato davanti al portone del vescovado, gli inquirenti valuteranno le potenzialità, e dunque le conseguenze, che gli ordigni avrebbero potuto provocare. Le bombolette erano state acquistate da Lamberti in un negozio del capoluogo irpino.

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