Cronaca

Autoscuole contro la Provincia: pronti diffide e ricorsi

Autoscuole della provincia di Salerno in rivolta contro la Provincia di Salerno. Si è svolta questa mattina, nella sede del Centro d’Istruzione Automobilistico Car di Salerno – che raggruppa il 95 per cento autoscuole della provincia – una riunione con le organizzazioni sindacali di categoria Confarca e Unasca, insieme alla maggior parte dei titolari di autoscuola, alla luce del nulla osta rilasciato dalla Provincia di Salerno in data 23 novembre 2017, con il quale è stata data l’autorizzazione, dopo un parere dell’Avvocatura della Provincia, all’apertura di nuova autoscuola sul territorio provinciale.

Una decisione che ha sollevato tutto il settore, impegnato nelle ultime settimane in un confronto con Palazzo Sant’Agostino per la stesura del nuovo regolamento provinciale delle autoscuole e dei centri di istruzione automobilistica, che superi quello attualmente vigente dal 2011.

I titolari delle autoscuole e dei consorzi, unitamente alle organizzazioni sindacali di categoria, ritengono che con il rilascio del nulla osta da parte del dirigente competente della Provincia di Salerno, dottor Domenico Ranesi, non sia stato rispettato quanto stabilito dall’attuale regolamento provinciale per quanto concerne le distanze da tenere tra un’autoscuola e l’altra. Ad oggi, infatti, i limiti stabiliti dal regolamento del 2011 sono di 200 metri per le autoscuole situate nello stesso Comune e di 500 metri per le quelle situate nei Comuni limitrofi, anche se in province diverse. Con questo provvedimento, sostengono i titolari di autoscuole, si è scavalcato l’autonomia politica del Presidente della Provincia e dell’intero consiglio provinciale.

“Si tratta – sostengono i titolari delle autoscuole riunitesi questa mattina a Salerno – di un provvedimento ingiustificato da parte del dirigente provinciale, che arriva tra l’altro in un momento delicato per tutto il comparto, che da mesi ha avviato un confronto con la Provincia per la stesura del nuovo regolamento. Per questo – proseguono – in data odierna, con una decisione unanime, abbiamo dato incarico al nostro legale di fiducia di procedere affinchè chieda innanzitutto alla Provincia di revocare in autotutela l’autorizzazione all’apertura della nuova autoscuola. Se, entro quindici giorni, non otterremo una risposta, ci rivolgeremo anche ai tribunali amministrativi e alla Procura della Repubblica per chiedere di verificare l’esistenza di eventuali responsabilità penali e civili”.

Dai titolari delle autoscuole è poi arrivato anche un appello alle istituzioni e alla politica. “Chiediamo a tutti di starci vicino in questa battaglia per garantire il settore e chi lavora onestamente e quotidianamente. Siamo tutti professionisti che hanno studiato ed investito nel mondo dell’autoscuola e dei centri d’istruzione e chiediamo rispetto da parte della Provincia. Con il nulla osta rilasciato pochi giorni fa, in assenza di un nuovo regolamento provinciale, si crea un pericoloso precedente che potrebbe portare nuove sofferenze a tutto il settore, già penalizzato dal calo degli iscritti fino alla chiusura dell’attività da parte di numerose autoscuole. Chiediamo ascolto e confronto. Se questo non avverrà – avvertono – siamo pronti a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per tutelare chi onestamente svolge questo lavoro nel rispetto delle regole”.

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