Inchiesta

Badante ridotta in schiavitù: caccia alla coppia colpevole

SCAFATI. Una giovane badante bulgara è stata tenuta in stato di schiavitù per circa sei mesi, in un’abitazione di via Marra, ai confini tra Scafati e Boscoreale. A sequestrarla fu Nikita Ignatova Zarkova, anche lei bulgara, di 56 anni.

La coppia è ricercata

Quest’ultima fu arrestata a fine settembre per il sequestro ed è indagata nell’ambito dello stesso procedimento insieme al figlio I.V., 33 anni e alla moglie di quest’ultimo. Questi sono però irreperibili e destinatari della stessa ordinanza cautelare che era stata emessa dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli.

Dopo l’arresto la Zarkova fu trasferita ai domiciliari, ma qui avrebbe più volte contattato il figlio ricercato informandolo dell’arresto. Inevitabile a quel punto il trasferimento in carcere in esecuzione di un nuovo provvedimento di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta della Dda e notificato nei giorni scorsi dai carabinieri della tenenza di via Oberdan.

Si sospetta la fuga in Bulgaria

Continua così la caccia ai due ricercati: i coniugi riuscirono a mettersi in fuga prima degli arresti e da fine settembre si sono perse le loro tracce. Si crede che ormai i due siano nel loro paese di origine. Proprio per questo i militari della tenenza di Scafati, coordinati dal comandante Gennaro Vitolo, hanno richiesto al tribunale di Napoli l’emissione di mandati di arresto europei, da notificare ai ricercati, in Bulgaria.

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