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Battipaglia, analisi delle acque: bagni “proibiti” tra Tusciano e l’Enea

BATTIPAGLIA. Rebus balneazione sulla litoranea di Battipaglia. Proprio come accaduto lo scorso anno, quando la commissione straordinaria modificò più volte il tratto balneabile della fascia costiera battipagliese, è stata nuovamente variata la mappa dei tratti inquinati della litoranea. Il Comune, dopo l’esito favorevole di nuovi campionamenti dell’Arpac, ha disposto la revoca dell’ordinanza dello scorso primo giugno. Riammettendo alla balneazione una parte del litorale e restringendo la zona interdetta.

In base alla modifica più recente, resta non balneabile il tratto di costa fra la foce del fiume Tusciano e il lido Enea (escluso). Ricadono nell’area interessata dal divieto di balneazione gli stabilimenti e camping Enea, Riviera Spineta, Miami Beach, Baia dei Delfini, Il Cigno e Ci.Bi.Beach. Tali attività ricettive avranno l’obbligo di esporre i cartelli recanti il divieto di balneazione. Non sono esclusi nuovi capovolgimenti, giacché la triade commissariale ha programmato, in sintonia con l’Arpac, una serie di campionamenti da effettuare nel corso dell’intera stagione estiva. D’altra parte, lo scorso anno la mappa della balneazione è stata modificata più volte, fino all’inizio di settembre.

Un’altalena di decisioni che aveva messo in apprensione diversi stabilimenti balneari. Due settimane fa, il Comune di Battipaglia aveva scelto di modificare l’ordinanza con cui era stata decretata la non balneabilità dell’intera fascia costiera battipagliese a causa degli imminenti lavori di manutenzione e adeguamento funzionale del depuratore in località Tavernola. Considerato che tale opera, al momento ancora in fase di progettazione esecutiva, non partirà prima del prossimo inverno, l’ente aveva pensato di evitare ulteriori ed inutili disagi agli stabilimenti balneari e alle attività ricettive nella zona marina di Battipaglia. Mantenendo non balneabile solo un tratto lungo circa un chilometro (su un totale di quattro chilometri di fascia costiera battipagliese). All’inizio dello scorso mese di maggio, il Comune aveva dichiarato non balneabile l’intera litoranea per gli imminenti lavori di Tavernola.

Secondo la comunicazione dell’ente, i lavori sarebbero durati 45 giorni lavorativi, consentendo la revoca dell’ordinanza di non balneabilità entro la metà di giugno. Tuttavia, l’opera è ancora ferma alla fase progettuale. Una volta entrato a regime, il nuovo depuratore consentirà il trattamento di rifiuti fognari pari a 200 litri al secondo, rispetto agli attuali 40 litri al secondo, soddisfacendo il fabbisogno di circa 60mila abitanti, ferma restando la realizzazione del collettore principale con l’impianto di depurazione di Salerno. Al momento, Battipaglia può contare su un solo depuratore per i reflui del centro, ossia proprio quello in località Tavernola, in grado di rigenerare due milioni di metri cubi di acque sporche (prodotte da 15mila cittadini), a confronto di una produzione di cinque milioni (50mila abitanti). Il resto delle acque reflue finisce direttamente a mare, dove tanti vacanzieri e bagnanti trascorrono i mesi estivi.

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