Cronaca

Battipaglia: appalto illuminazione, rischio stangata per il Comune

BATTIPAGLIA. Il dietrofront sull’affidamento in gestione del servizio di pubblica illuminazione rischia di costare caro al Comune di Battipaglia. L’ente potrebbe essere costretto a risarcire oltre 3 milioni di euro alla società cooperativa Cpl Concordia, che nel gennaio 2013 aveva ottenuto l’aggiudicazione definitiva dell’appalto per la gestione del servizio per una durata di 15 anni ed un valore complessivo di oltre 28 milioni di euro.

Dopo la sconfitta al Tar lo scorso anno, il Comune spera nel Consiglio di Stato, che potrebbe decidere il 23 giugno. La commissione straordinaria, dopo una lunga riflessione, aveva deciso di annullare in autotutela l’atto di aggiudicazione della gara, nel marzo 2014, revocando il procedimento amministrativo ed abolendo le deliberazioni di giunta del 2011 e del 2012 con cui era stata attivata la procedura d’appalto.

La gestione dell’illuminazione pubblica era poi finita tra i servizi della municipalizzata Alba srl, dopo la messa in liquidazione della Nuova srl. Nel dettaglio, la Cpl ha chiesto un risarcimento da “danno emergente”, consistente nel rimborso delle spese inutilmente sopportate nel corso delle trattative svolte in vista della conclusione del contratto, pari a 63mila euro di spese per la partecipazione alla gara, 182 euro di cauzione, 200 euro all’Avcp (autorità di vigilanza sui contratti pubblici), 48mila euro al progettista esterno, 15mila euro al personale interno per confezionamento della gara. Ed ancora, la società ha chiesto il rimborso anche delle spese sopportate successivamente all’aggiudicazione: 2.300 euro di polizza assicurativa, 80mila euro di mancati compensi degli operativi, 5mila euro per l’ufficio legale e solleciti, quasi un milione e mezzo per perdita di chance (5 per cento del valore dell’appalto), 554mila euro per danno curriculare, un milione 100mila euro per mancato guadagno (10 per cento dell’importo dell’appalto).

La Cpl Concordia, dopo vari solleciti al Comune affinché procedesse alla stipula del contratto, aveva presentato ricorso al Tar. Impugnando i provvedimenti di annullamento in autotutela dell’aggiudicazione dell’appalto, di annullamento delle citate delibere di giunta e la nota del febbraio 2014 con cui l’ente aveva rappresentato di non voler adottare il provvedimento di convalida dell’esternalizzazione del servizio, avendo riscontrato una condotta discordante della giunta rispetto alla volontà del consiglio comunale, che aveva affidato il servizio alla società municipalizzata Nuova srl. Lo scorso anno, il Tar aveva accolto parzialmente il ricorso della Cpl Concordia, rigettando solo le richieste economiche.

Secondo il giudice amministrativo di primo grado, infatti, già l’annullamento della determina con cui veniva revocato in autotutela l’aggiudicazione definitiva dell’appalto avrebbe reintegrato l’interesse leso dal medesimo provvedimento. Di fronte alla parziale sconfitta al Tar, il Comune aveva presentato appello al Consiglio di Stato, che si riunirà il 23 giugno. Lo scorso 18 febbraio, con sentenza depositata in segreteria mercoledì, i giudici di Palazzo Spada hanno ordinato al Comune di presentare una serie di atti ritenuti necessari per la decisione: l’adozione del provvedimento relativo all’esito della procedura di gara, l’eventuale aggiudicazione della gara in favore della Cpl, l’eventuale aggiudicazione di altre gare con oggetto analogo a cui la stessa Cpl abbia partecipato successivamente al giugno 2015.

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