Politica

Battipaglia, Assemblea antifascista al Comune. La giornata promossa dall'Anpi

BATTIPAGLIA. Si è svolta ieri, nel Salotto Comunale di Battipaglia, l’assemblea Antifascista promossa dall’Associazione Nazionale Partigiani Italiani. L’incontro è stato moderato dal presidente dell’Anpi, Luigi Giannattasio. Presente anche il sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe e, in seconda battuta, la sindaca Cecilia Francese che ha salutato la platea. Anche il consigliere di minoranza del Pd, Egidio Mirra, ed il segretario cittadino Davide Bruno, hanno partecipato al convegno. La cittadinanza ha risposto positivamente riempendo la sala per le oltre due ore del convegno.

L’assemblea è cominciata con la proiezione di un video, con interviste a giovani ragazzi su cos’è il fascismo, dove nessuno degli intervistati ha saputo dire qualcosa di reale e concreto in merito. Poi, il preambolo di Giannattasio: « Questa manifestazione è dedicata al ragazzo morto durante lo sbarco a Salerno a soli tre anni. Abbiamo lanciato questa giornata perché da anni riscontriamo, con frequenza e maggiore diffusione sul territorio nazionale, manifestazioni con espliciti simboli fascisti.

Stiamo portando avanti un’inchiesta sulla galassia nera di Facebook: oltre 3.600 pagine dichiaratamente fasciste e 500 con chiari contenuti di apologia. Le loro manifestazioni, anche qui nel territorio salernitano, sono frequenti e provocano indignazione. Anche a Cava la settimana scorsa esponenti napoletani riconducibili a Casapound hanno rubato la targa del partigiano Mario Zinna. E poi, proprio a Battipaglia è stata concessa la Sala Comunale per accogliere esponenti di Forza Nuova come Roberto Fiore. Dal governo non abbiamo ricevuto nessuna risposta sul documento presentato qualche mese fa. Eppure c’è un Comune nell’emiliano, Chiaravalle, che ha introdotto all’interno del regolamento comunale delle clausole che limitassero la possibilità di queste iniziative. Abbiamo invitato i sindaci a prendere esempio dal comune di Chiaravalle. Fino ad ora è l’unico Comune ad averlo fatto».

Anselmo Botte, segretario della Cgil, si è concentrato sulla legge Bossi-Fini definita «xenofoba e razzista. Questa legge – dice Botte – è ancora in piedi. Parliamo di una legge anticostituzionale. C’è qualcuno che crede di poter fare le Ronde. A San Nicola Varco 800 migranti vivono da 25 anni in un mercato ortofrutticolo. Non si tratta di razzismo, ma di indifferenza che è più pericolosa. Salerno è un punto di snodo per gli sbarchi, e deve diventare un modello per l’accoglienza. Non possiamo permettere che accada quello che è successo a Perdifumo o a Cicerale. La gestione una volta era affidata alla Protezione Civile, poi è passata alla Prefettura che non riesce a gestire situazioni come queste. Bisogna dialogare con la comunità».

Alcuni militanti di Rifondazione Comunista

Il ricercatore universitario Gennaro Avallone si è soffermato su tre aspetti in particolare: «in Italia ed in Europa non ci sono modo di entrare in modo legale, anche in virtù della Turco Napolitano modificata poi dalla Bossi Fini; l’Italia è rimasto l’ultimo paese del mediterraneo ad accogliere. In Spagna e Grecia non c’è possibilità di accesso. Il sistema di accoglienza in Italia si divide tra Sprar e centri di accoglienza straordinaria: ospitiamo 160.000 persone. Negli ultimi 4 anni sono 500.000 (dati Ministero dell’Interno) di cui 350.000 richiedenti asilo. Il grosso problema è che l’80% dei migranti vengono sistemati nei centri di accoglienza straordinaria. La mia proposta è questa: visitiamo i centri di accoglienza. L’accoglienza sociale non può essere fatta solo da Prefetture e Comuni, questi ultimi devono garantire fondi e strutture, noi dobbiamo entrare in relazione con queste persone».

«Un anno fa, a giugno, eravamo in tanti all’assemblea con il costituzionalista Azzariti per le ragioni del No alla riforma. Iniziative come questa hanno determinato l’inequivocabile risultato del 4 dic. Faccio due proposte in merito: una è ritornare a Battipaglia, tra un anno, per ribadire che bisogna liberare gli spazi colpevolmente lasciati ai neofascisti. L’altra è un’iniziativa dei Comuni della Provincia di Salerno che hanno aderito allo Sprar, perché divulghino il progetto spiegandolo ai cittadini, in modo da diffondere la cultura dell’accoglienza. Tutto ciò serve a ribaltare il senso comune dell’invasione e della paura del diverso, utile solo a chi fomenta la guerra tra poveri. Unire le lotte di chi chiede l’abolizione dei voucher con quelle di chi è sfruttato da un caporale è uno degli obiettivi principali di Sinistra Italiana. Tu chiamala se vuoi “coscienza di classe”» queste le parole della segretario di Sinistra Italiana, Rosita Gigantino.

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