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Battipaglia, assenteismo al Comune: sette nei guai

BATTIPAGLIA. Dipendenti sotto torchio al Comune di Battipaglia. La commissione straordinaria, nel corso di indagini specifiche sulle presenze del personale, avrebbe trovato sette dipendenti “furbetti”. Secondo la triade commissariale, i lavoratori finiti sotto la lente di ingrandimento avrebbero il vizio di timbrare il cartellino e di assentarsi da Palazzo di Città senza le comunicazioni obbligatorie. L’inchiesta interna è partita un mese fa e i controlli sono stati effettuati personalmente dai commissari straordinari, dal segretario generale Salvatore Massi e da alcuni dei collaboratori più fidati. Nel corso di tale periodo sarebbero stati pizzicati sette dipendenti che, nonostante il cartellino timbrato che dimostrava la presenza (retribuita) al municipio, risultavano assenti dal posto di lavoro.

Le convocazioni al Comune

A partire da questo pomeriggio, i lavoratori saranno ascoltati dalla commissione straordinaria per ottenere i chiarimenti del caso. Rischiano pesanti sanzioni e, in caso di comportamenti reiterati, persino il licenziamento. Un’eventualità, quest’ultima, che al momento non sembra essere contemplata dalla commissione. Il personale interessato in maniera più decisa da tali controlli è quello dell’ufficio tecnico e del settore informatica. Sembra che i sette dipendenti lavorino all’interno di tali aree del Comune di Battipaglia. Sembra che qualcuno di loro sia stato già spostato in altri settori del municipio. Al momento tutti i dipendenti hanno una scheda magnetica personale che, come avviene in molte aziende pubbliche e private, viene timbrata elettronicamente a ogni entrata e uscita dai rispettivi uffici. Pare, secondo qualche indiscrezione, che più di un dipendente abbia preso l’insano vizio di delegare qualche collega per nascondere eventuali assenze o ritardi. Una cosa certamente illecita che ha fatto scaturire il malumore di qualche dipendente comunale e chiaramente il disappunto di cittadini che interpretano nel gesto uno spreco di denaro pubblico.

I controlli dell’Ente

I controlli straordinari si inseriscono nelle esigenze del report che la commissione dovrà redigere al termine della gestione amministrativa. Tra le pagine della relazione ci sarà un capitolo a parte che riguarda proprio il personale, il piano di performance e gli obiettivi eventuale raggiunti dai dipendenti dei vari settori. Il personale comunale non è nuovo a provvedimenti del genere. Tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011, fu il sindaco Giovanni Santomauro ad avviare dei controlli a tappeto sul personale. Utilizzando a suo vantaggio anche la precedente lunga esperienza al Comune nel ruolo di segretario generale e city manager. Dopo aver avviato una serie di verifiche interne a Palazzo di Città ed aver varato una sorta di test periodico sull’attività di ogni lavoratore assunto, Santomauro aveva dichiarato di voler valutare, nel febbraio 2011, la possibilità di installare degli impianti di rilevazione delle impronte digitali per un maggiore controllo del personale. Una scelta che, tuttavia, era stata bloccata dal mancato nulla osta del Garante della Privacy e dalle polemiche di alcuni consiglieri comunali d’opposizione. La commissione straordinaria, senza la necessità di utilizzare strumenti elettronici, ha comunque svolto le proprie indagini tra i corridoi e le stanze del Comune. Scovando pure qualche “furbetto” che ora dovrà spiegare le motivazioni delle assenze ingiustificate.

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