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Battipaglia, Bruno invia dossier al partito: nel mirino Mimmo Volpe ed il figlio Andrea

BATTIPAGLIA Il report dei dissidenti del Pd è sul Comitato di Garanzia provinciale. Il segretario cittadino del Pd, Davide Bruno, ha messo nero su bianco i nomi degli iscritti Pd impegnati altrove, rispetto al candidato sindaco Enrico Lanaro. Sulla graticola esponenti Dem al fianco del candidato Gerardo Motta. Il numero uno del Pd battipagliese non ha voluto fare i nomi, ma nel fascicolo dovrebbero esserci – secondo indiscrezioni – il sindaco di Bellizzi e consigliere provinciale Mimmo Volpe, il figlio Andrea (candidato alle scorse regionali con De Luca), il sindaco di Agropoli Franco Alfieri, il deputato Tonino Cuomo.

Nei prossimi dieci giorni, il Comitato di Garanzia li sentirà e deciderà sul loro destino. «È dovere degli organismi del partito verificare se i propri iscritti abbiano comportamenti contrari allo statuto – afferma Bruno – chi non rispetta le regole viene segnalato al Comitato di Garanzia, che a Salerno è presieduto daAntonio Pagano. Io ho raccolto le informazioni e le ho trasmesse. Ci sono 4-5 nomi, non solo di Battipaglia. Ora il Comitato farà le audizioni. Per chi è candidato altrove, come Pietro Ciotti, l’esclusione è automatica. Per chi ha comportamenti concludenti, deciderà il Comitato».

Quando si sapranno le scelte del Comitato? «Prima del voto». Tra i nomi che ha segnalato ci sono quelli di Mimmo e Andrea Volpe, Franco Alfieri o Tonino Cuomo? «Non lo so». Di loro, chi sta facendo campagna elettorale attiva per Lanaro? «Solo Mimmo Volpe. Andrea Volpe, Cuomo e Alfieri non si sono visti». È stato segnalato anche Alessio Cairone, membro dei Giovani Democratici candidato consigliere con Motta? «I Gd sono un organismo con un proprio Comitato di Garanzia. So che il segretario provinciale Gd, Federica Fortino, ha sospeso Cairone». Si sono viste foto di Motta con Vincenzo De Luca, mentre il candidato Pd Lanaro non ha mai incontrato pubblicamente il governatore. «Alle regionali era più facile farsi foto con De Luca (ride, ndr).

Il governatore è stato una volta in azienda da Motta. Ma anche Lanaro ha visto De Luca». Si parla anche di uno dei figli di De Luca più vicino a Motta che a Lanaro. «Roberto è con Lanaro». E il fratello, Piero? «Non so. È dirigente del Pd e dovrebbe sostenere Lanaro». Perché nessuno dei candidati alle primarie ha poi seguito Lanaro? «Hanno lanciato un pessimo messaggio sulla loro affidabilità. Il Pd è stato con Lanaro da un minuto dopo le primarie. Forse Lanaro ha qualche colpa nel non essere riuscito a coinvolgere tutti». A quale risultato aspira il Pd? «Sarà la lista di partito più forte e prenderà tra i 2mila e i 2.500 voti». E Lanaro? «Vince al ballottaggio».

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