Inchiesta

Battipaglia, capo staff e ufficio stampa: i bandi vanno in Procura

BATTIPAGLIA. Finiscono in Procura gli avvisi pubblici diramati dal Comune per la selezione di un capo staff e di un ufficio stampa per la sindaca Cecilia Francese. Diverse le anomalie che alcuni cittadini battipagliesi avrebbero riscontrato, a partire dal fatto che tra i concorrenti ci sarebbero anche due figure che, dall’insediamento dell’attuale amministrazione, ricoprono già tali incarichi. Si tratta di Adriana Esposito ed Antonella Pacilio. La prima, dopo aver svolto il ruolo di coordinatrice della campagna elettorale di Cecilia Francese, è diventata il suo capo staff con un incarico gratuito comminato direttamente dalla sindaca. La seconda, Pacilio, è la responsabile dell’ufficio stampa della prima cittadina, in continuità con il lavoro svolto nel corso della campagna elettorale. Secondo i firmatari dell’esposto, gli avvisi pubblici sarebbero stati preparati per procedere all’assunzione delle medesime figure. Un’accusa gravissima che ovviamente dovrà attendere gli esiti delle gare per una eventuale conferma.

D’altra parte, come si legge nei due bandi di gara diramati a 24 ore di distanza l’uno dall’altro (quello per capo staff in scadenza il 12 dicembre e quello per l’ufficio stampa in scadenza il giorno successivo), sarà direttamente la sindaca a scegliere chi assumere, in base ad una individuazione effettuata “intuitu personae” sulla base dei curricula professionali presentati da coloro che, in possesso dei requisiti richiesti, abbiano manifestato interesse all’assunzione. La valutazione della sindaca, che individuerà i candidati da invitare al colloquio, sarà a insindacabile suo giudizio. Infatti, non si procederà ad alcuna selezione, concorso o formazione di graduatoria. Il capo staff guadagnerà 37.427 euro l’anno, l’ufficio stampa 10mila euro l’anno, tutti comprensivi di oneri fiscali. Un altro appunto avanzato dai firmatari dell’esposto, e sostanzialmente confermato da una semplice analisi del portale istituzionale, riguarda il reperimento dei modelli per la partecipazione ai due avvisi pubblici. Sul sito dell’ente, recentemente rimesso a nuovo, non si trovano i documenti necessari per partecipare al bando, le cui domande vanno presentate in carta semplice. Si possono recuperare solo i due avvisi pubblici, ma nessun prototipo da compilare.

E nella sezione “Bandi e Concorsi” non si trova assolutamente alcuna informazione in merito. Solo uno dei due modelli è in possesso, in forma cartacea, degli uffici comunali. Che, su eventuale richiesta, provvedono ad inviarlo tramite posta elettronica. Un iter comunque complicato e macchinoso per candidarsi, che rischia di scoraggiare le persone interessate. L’opposizione promette battaglia, ma al momento da parte della minoranza non è stato presentato alcun tipo di esposto. «Quando conosceremo i nomi dei vincitori, quindi il nuovo capo staff ed il responsabile dell’ufficio stampa dell’ente, allora valuteremo cosa fare – dice l’ex candidato sindacoGerardo Motta – devo però constatare che i bandi sono pubblici ma i modelli non ci sono sul sito istituzionale dell’ente». Motta conclude con un gioco di parole sul movimento Etica, di cui è leader la sindaca Francese: «ancora una volta devo evidenziare che l’etica diventa patetica». Dall’amministrazione, nonostante siano stati contattati diversi esponenti telefonicamente, non è giunto alcun commento. A Palazzo di Città affermano di non aver ricevuto nessuna comunicazione dall’autorità giudiziaria.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio