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Battipaglia: Carmine Pagano, candidato al consiglio regionale della Campania con Fratelli d’Italia

BATTIPAGLIA. «La visione urbanistica dell’ex sindaco Giovanni Santomauro è stata già bocciata dalla commissione straordinaria. Ora si tratta di guardare avanti e di seguire la strada tracciata dal gruppo coordinato dall’architetto Massimo Alvisi». Plaude i primi passi verso la redazione delle linee guida del futuro piano urbanistico di Battipaglia l’ex consigliere comunale Carmine Pagano – in corsa per le regionali con Fratelli d’Italia – che era stato uno dei principali critici al Puc immaginato da Santomauro.

«La città avrebbe subito una forte penalizzazione se il Puc di Santomauro fosse stato adottato – continua Pagano – la verità è che quella visione urbanistica prevedeva una edificazione selvaggia soprattutto con la costruzione di 4.500 nuovi appartamenti sulla litoranea e nel rione Aversana. Ma in una città che negli ultimi dieci anni ha avuto un numero di abitanti stabile, e che negli ultimi quattro sta cominciando a vedere un lieve calo demografico, con oltre 5mila appartamenti liberi, erano proprio necessari altri 1.600 nuovi alloggi? La commissione ha risposto revocando quel Puc e dando incarico all’ottimo architetto Alvisi».

In merito all’accordo tra parte pubblica e privata che sarà alla base del nuovo Puc, Pagano afferma che «il patto sarà un punto di forza del nuovo Puc. Darà vita ad un partenariato tra cittadini, imprenditori ed istituzioni locali per dare realmente la possibilità di vedere realizzate opere che altrimenti resterebbero solo sulla carta».

Uno degli obiettivi principali del nuovo Puc riguarderà gli standard urbanistici. A fronte di una dotazione di standard di 20 metri quadrati per abitante, come previsto dalla legge, si riscontra a Battipaglia una dotazione media attuale di circa 10 metri quadrati, quindi la metà. In pratica, centinaia di migliaia di metri quadrati che dovevano essere destinati a spazi collettivi, verde pubblico, attrezzature sociali, sono stati utilizzati per fini diversi. «Anche su questo punto, negli scorsi anni, avevamo chiesto una particolare attenzione al sindaco Santomauro – continua Pagano – non eravamo stati ascoltati. Invece io credo sia ora di smetterla con l’edificazione selvaggia ed incontrollata, pensando ad una città a misura d’uomo con l’apporto di associazioni ed ambientalisti. Serve una nuova Battipaglia che sia votata non più al cemento, ma alla riqualificazione di ciò che si ha».

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