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Battipaglia, il caso della doppia intitolazione per i Caduti di Nassiriya

BATTIPAGLIA. Ingorgo toponomastico sui caduti di Nassiriya. A distanza di tredici anni dalla strage del 12 novembre 2003, Battipaglia ha deciso di intitolare un’area alla memoria di quel tragico giorno. Si tratta della piazzetta che si trova di fronte all’ingresso principale della caserma dei carabinieri di Battipaglia. La cerimonia di intitolazione si svolgerà domani, alle 10.30. Peccato che, in realtà, avrebbe dovuto essere intitolato ai Caduti di Nassiriya il palazzetto del rione Schiavo, oggi conosciuto semplicemente come Pala Schiavo.

Nel 2005 la giunta comunale guidata dal sindaco Alfredo Liguori decise di intitolare il palazzetto ai caduti di Nassiriya «per onorare quanti erano deceduti in difesa della patria». Liguori affermò all’epoca che «ricorderemo per sempre il loro sacrificio». Niente di più falso, perché quell’intitolazione non ha mai avuto luogo, anche se la delibera di giunta del 2005 non è mai stata annullata. Domani, invece, sarà intitolata ai caduti di Nassiriya la piazzetta antistante la caserma dei carabinieri. Una questione che, in caso di ricorso da parte di qualsiasi cittadino, potrebbe diventare un caso.

In virtù di una delibera recente del consiglio comunale, infatti, non è possibile intitolare allo stesso evento o alla stessa persona più di una sola area, via o piazza di Battipaglia. Giacché la delibera di giunta del 2005 non è stata mai annullata, l’intitolazione di domani rappresenta di fatto un doppione. Alla cerimonia di domattina, con inizio alle 10.30, parteciperanno la sindaca Cecilia Francese, il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Antonino Neosi, il comandante della compagnia carabinieri di Battipaglia, il capitano Erich Fasolino, associazioni ed autorità civili, religiose, militari, e la Corale Mutterle.

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