Politica

Battipaglia, Cecilia Francese ricuce lo "strappo" sul caso Zara

BATTIPAGLIA. «Nessuna frattura: l’amministrazione è solida ed è al lavoro». La sindaca Cecilia Francese nega scontri nella sua maggioranza, con riferimento alle dichiarazioni rilasciate nelle ultime settimane da Fernando Zara – alleato di Francese in campagna elettorale – che aveva mal digerito alcune decisioni della coalizione. L’ex sindaco aveva invitato il gruppo di Rivoluzione Cristiana (di cui è coordinatore) a votare contro il riequilibrio di bilancio alla riunione di consiglio di giovedì scorso.

Il risultato prodotto è stato in un voto favorevole (Franco Falcone), in un’astensione con voto favorevole sull’esecutività (Francesco Marino) e in un’assenza dai banchi del consiglio (Bruno Amendola). Una prova di forza persa da Zara, che aveva alimentato polemiche a seguito del rifiuto da parte di Francese di assegnargli la poltrona di amministratore della società municipalizzata Alba Ecologia. La prima cittadina ora getta acqua sul fuoco: «abbiamo dato un taglio al vecchio modo di pensare la politica – commenta – con Zara non c’è stata una frattura, ma un confronto dialettico.

Le elezioni sono alle spalle e non esiste chi sta con me o con altri. Esiste solo chi vuole lavorare per la città». Il consigliere d’opposizione Gerardo Motta, intanto, è tornato sulle polemiche scaturite dalla sua scelta di abbandonare i banchi del consiglio, giovedì. «Nessuna mancanza di rispetto ai cittadini – replica l’ex candidato sindaco – L’abbandono dei lavori consiliari ha un significato ben preciso: protestare contro una maggioranza sorda e arrogante che non può dare lezione di politica a nessuno, soprattutto dopo aver occupato tutte le cariche istituzionali e di garanzia. Questa maggioranza, nella seconda seduta consiliare, non ha voluto varare le commissioni consiliari. Battipaglia attende di conoscere come ripianare i circa 23milioni di euro di disavanzo finanziario».

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