Cronaca

Battipaglia, centro accoglienza alla "Sandro Penna"

BATTIPAGLIA. Altri immigrati arriveranno a Battipaglia in autunno. Stando a indiscrezioni che giungono dalla Prefettura di Salerno e dal Comune, due strutture private avrebbero offerto la loro disponibilità a ospitare i profughi in attesa dello status di rifugiati politici.

Una di queste è il centro residence Rodopa di Battipaglia, di via Spineta, che dallo scorso mese di maggio ospita 120 immigrati provenienti dall’Africa Subsahariana. L’altra struttura, invece, dovrebbe essere l’edificio che fino ad un anno e mezza fa ospitava l’istituto scolastico “Sandro Penna”. Il condizionale d’obbligo, ma l’operazione sembra sia già a buon punto. L’edificio è attualmente in fase di ristrutturazione totale, sia all’interno che per quanto riguarda la facciata esterna. La scuola “Penna” fu sfrattata da quella sede causa di morosità del Comune per circa 140mila euro.

L’istituto fu trasferito presso una dimora provvisoria, a pochi metri di distanza e sempre su via Rosa Jemma, dopo i lavori di adeguamento commissionati dal Comune per circa 115mila euro, nell’attesa di trasferirsi presso il nuovo edificio in costruzione nel rione Taverna Maratea.

I tempi non sarebbero lunghissimi. La nuova ondata di migranti è prevista per il prossimo autunno e le due strutture private si faranno trovare pronte ad accogliere eventualmente gli extracomunitari. Sempre stando alle voci di corridoio, il Rodopa sarebbe disposto a ospitare un altro centinaio di immigrati, mentre in via Rosa Jemma potrebbero giungerne circa duecento. Oltre all’aspetto puramente umanitario, è chiaro che per le strutture private si tratta di un business da centinaia di migliaia di euro l’anno.

Per ogni immigrato, la Prefettura di Salerno elargisce la cifra di 30 euro al giorno. Da cui devono essere decurtati 2,5 euro di pocket money e una scheda telefonica prepagata. Inoltre, le strutture devono garantire l’alloggio, la ristorazione (colazione, pranzo e cena), i servizi di pulizia, l’assistenza legale per la richiesta di asilo, l’assistenza socio-sanitaria con accompagnamento presso presidio apposito, assistenza psicologica, formazione di lingua italiana e diritto, mediazione linguistica. All’interno dei centri di accoglienza devono lavorare operatori professionali in un numero consono agli immigrati ospitati. Intanto, mentre il movimento Noi con Salvini si prepara a interrogare i cittadini battipagliesi con un questionario di nove domande che sarà somministrato nel corso di diversi appuntamenti in piazza, sull’argomento degli immigrati ospitati al Centro Rodopa è intervento Cucco Petrone, ex consigliere regionale di Rifondazione. «Presentare la vicenda del centro Rodopa come un problema di sicurezza è una falsificazione – fa sapere Petrone – Non c’è nessun problema di sicurezza, né di pericolo o di salute pubblica. Va piuttosto accesa l’attenzione sulle condizioni di vita e sulla salubrità dell’accoglienza degli ospiti di quel centro. È solo questa la questione sulla quale organismi pubblici devono rassicurarci: questa e nient’altro. Non soffiamo sul fuoco dell’intolleranza, non creiamo problemi dove non ve ne sono».

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