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Battipaglia, comizio Enrico Lanaro: «sindaci schiavi di questo sistema»

BATTIPAGLIA. Si è svolto alle ore 20, in piazza Amendola, il comizio di Enrico Lanaro. «Negli ultimi anni, Battipaglia è stata offesa da una cattiva gestione. La classe politica che ha sbagliato è nota». Il candidato sindaco non ha risparmiato attacchi al passato amministrativo della città. «La sorte di Battipaglia è stata lasciata al caso. Dobbiamo ribellarci, prendere in mano il nostro futuro. Il tempo delle deleghe in bianco è finito». Lanaro ha detto che «dobbiamo pensare alle fasce deboli, prima della giunta. Ho provato a confrontarmi, ma ho trovato muri di gomma da chi diceva che voleva gestire la città perché solo lui era in grado di farlo. Basta ai consiglieri buoni per tutte le stagioni.

Ho visto troppe persone che antepongono il proprio interesse a tutto e sindaci schiavi del sistema. Forse nel mio programma ci sono punti in comuni con altri, ma chi offre garanzie? Battipaglia può essere un grande polo produttivo e se ancora non lo è la colpa è delle scorse amministrazioni. Non raccontiamo la favola di tagliare le tasse a chi investe. Non si può fare qui. Semmai si può snellire la burocrazia per attirare imprese. Ho sentito chi vuole creare Rimini a Battipaglia, ma qui c’è un altro tipo di accoglienza, un turismo agroalimentare. Non va copiata Rimini, Battipaglia è un’altra cosa. Mettiamoci alla prova».

«È il tempo di cambiare. 96 facce pulite, 96 facce nuove. Quello che oggi può sembrare un sogno nel giro di 5-10 anni sarà realtà. Bisogna ascoltare e dare spazio ai nostri giovani. Ogni cosa al suo posto: questo è il nostro motto. La mia giunta – ha concluso il candidato a sindaco – sarà la giunta del dr. Enrico Lanaro. Prima della chiusura della campagna elettorale diremo i nomi. Ma sarà una giunta scevra da meccanismi politici. Gente competente. Niente assessorati di amicizia

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