Politica

Battipaglia, Consiglio comunale: no alle Fonderie Pisano

BATTIPAGLIA. Oltre tre ore di Consiglio comunale non sono bastate a mettere insieme maggioranza ed opposizione di Battipaglia per stilare un documento unico che limitasse l’eventuale insediamento delle Fonderie Pisano. Alla richiesta avanzata dall’opposizione, diversi giorni fa, per approvare una delibera che evitasse a Battipaglia insediamenti industriali di produzione di materiali pesanti ed in particolare fonderie, la maggioranza ha risposto con una seconda mozione. In particolare, la consigliera Elda Morini (lista Con Cecilia Francese) ha presentato una delibera per ribadire che l’area industriale deve ospitare piccole e medie imprese, scongiurando insediamenti di industrie pesanti. Promuovendo l’agricoltura, i collegamenti, i trasporti ed il monitoraggio dell’ambiente.

Due mozioni simili, ma l’opposizione ha annunciato ricorso perché quella di Morini non rispetterebbe il regolamento comunale, mentre la maggioranza, ha sostenuto che la mozione di Morini fosse più esaustiva e consona all’ordine del giorno. La maggioranza ha rifiutato anche l’invito dell’opposizione di riunire le due mozioni in una sola. Alla fine ciascuno ha votato la propria. E per ovvie ragioni numeriche, la mozione dell’opposizione è stata respinta (15 a 6) è quella della maggioranza è passata, con i medesimi numeri. Confagricoltura Salerno ha fatto pervenire al Consiglio una richiesta, firmata da diverse aziende agricole del territorio, al fine di scongiurare la localizzazione di una fonderia nella Piana del Sele. Il Consiglio ha rifiutato di far intervenire nel corso della riunione il segretario della Cgil Salerno Anselmo Botte ed alcuni lavoratori delle Fonderie Pisano presenti in aula. «Prendo atto che il consiglio non vuole ascoltare il parere di lavoratori e sindacati delle Pisano – ha commentato Botte – la politica non ha voluto aprire un dibattito nella sede più adeguata. Dico alla Coldiretti che giudicare le Pisano un obbrobrio ambientale è offensivo nei confronti di lavoratori e sindacati». Assente Egidio Mirra, che in passato aveva manifestato un’apertura verso le Pisano.

da (La Città di Salerno)

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