Cronaca

Battipaglia, corruzione poliziotto: assolti i fratelli Podeia

BATTIPAGLIA. Il giudice Stefano Berni Canani ha stabilito che tra il poliziotto Mauro D’Angiolilo e i collaboratori di giustizia Paolo Podeia e Cosimo Podeia non vi fu alcun patto corruttivo. I Podeia, come rivela La Città, sono stati assolti dal reato di corruzione così come da quello di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

I fatti risalgono al 2012 quando i poliziotti eseguirono una perquisizione in casa di Alda Di Benedetto e Paolo Podeia. Proprio quest’ultimo, dopo aver deciso di collaborare con la giustizia, ha fatto luce sulla vicenda dinanzi ai magistrati della Dda. Pare che quel giorno D’Angiolillo vide Alda Di Benedetto cedere della droga ma lasciò correre. Successivamente chiamò Podeia chiedendogli di fargli rinvenire un quantitativo di droga in strada, consentendogli di concludere un’operazione che gli sarebbe valsa l’apprezzamento da parte dei superiori. E così fu. Non vi sono prove, però, che dimostrino il patto tra Podeia e l’agente.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio