Cronaca

Cimitero di Battipaglia, la denuncia: «costi lievitati»

BATTIPAGLIA. Torna in primo piano la questione, annosa che riguarda i lavori del nuovo cimitero. Lavori e contratti di acquisto delle cappelle e tombe che i cittadini battipagliesi hanno firmato con il Comune. Lavori, anche quelli delle infrastrutture, pagati interamente dai sottoscrittori e acquirenti delle nuove cappelle. In più di una occasione il presidente del Comitato Civico e Ambientale, nonché acquirente di una loculo, Cosimo Panico ha chiesto verifiche all’amministrazione comunale Santomauro, prima, e ora anche alla commissione straordinaria guidata da Gerlando Iorio. Il 18 gennaio scorso, Panico, ha presentato una istanza di accesso agli atti per conoscere nei dettagli il progetto esecutivo. Nessuna risposta è giunta dal Comune.

«Ho ricevuto, però, relativamente alla realizzazione del nuovo cimitero – scrive Panico nella sua ennesima lettera protocollata al Comune -, la richiesta di provvedere al saldo del dovuto per procedere alla sottoscrizione del verbale di consegna. Il sottoscritto non mette in dubbio che deve onorare il proprio impegno economico, ma ha il sacrosanto diritto-dovere di accertare se il Comune abbia agito legittimamente». Sul caso del nuovo cimitero c’è anche una larga fetta di cittadini che hanno sottoscritto i contratti di acquisto di tombe, loculi e cappelle, che stanno preparando un esposto alla procura.

«Nell’avviso pubblico è previsto che l’importo effettivo del lotto avrebbe dovuto essere – si legge ancora nella lettera di Panico – determinato in via definitiva successivamente all’aggiudicazione delle opere, tenendo conto del ribasso offerto del 35% in sede di gara dall’impresa aggiudicatrice. Contrariamente a ciò il Comune pretende il saldo senza tenere conto del ribasso offerto in sede di gara».

Il problema è che i costi sono lievitati nel corso dei lavori. «Il costo del progetto originario era di gran lunga inferiore a quello attuale – continua Panico -». La denuncia di Panico riguarda proprio questi costi lievitati. «Addossare il costo di opere ai cittadini – scrive ancora nella lettera ai commissari -, quali la realizzazione dei locali per i fiorai, degli uffici dei dipendenti comunali, dei locali per il deposito di attrezzi e veicoli per i dipendenti del Comune appare palesemente ingiusto, anche in considerazione del fatto che i cittadini sono semplicemente concessionari a tempo determinato di opere cimiteriali di proprietà del Comune».

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