Politica

Battipaglia, Di Cunzolo-Motta: non fu diffamazione

BATTIPAGLIA. Non fu diffamazione, ma solo critica politica del consigliere comunale Gerardo Motta nei confronti dell’architetto Bruno Di Cunzolo. L’ha stabilito il giudice per le indagini preliminari Stefano Berni Canani, archiviando il procedimento di diffamazione avviato nei confronti di Motta a seguito della denuncia presentata il 25 giugno 2012 da Di Cunzolo L’architetto, oggi coordinatore della coalizione politica della sindaca Cecilia Francese (di cui è il cugino), aveva querelato Motta per espressioni ritenute diffamatorie nei suoi confronti pronunciate nel corso del consiglio comunale del 29 marzo 2012.

In tale occasione commentando l’appena eseguito sequestro preventivo di una lottizzazione edilizia progettata proprio da Di Cunzolo in località Santa Lucia di Battipaglia (all’ordine del giorno in quella riunione di consiglio), Motta aveva affermato: “le persone che destabilizzano questo paese sono questi professoroni che si atteggiano a grandi urbanisti, che vogliono mettere il righello sotto braccio a tutti, che quando una cosa la sostengono loro è oro colato, e siccome poi non sanno come fare per difendere gli interessi di chi li paga…”, “basta andare all’ufficio urbanistica e vedere i sequestri che ci sono su tutta una serie di cose fatte dallo stesso personaggio, il quale viene e vuole dare lezioni di moralità…è che noi dobbiamo sempre stabilire chi sono i Casalesi, chi sta con i Casalesi e chi ha portato la camorra in questa città. I delinquenti di questa città sappiamo chi sono, li conosciamo tutti, i famosi colletti bianchi. Poi puntualmente quando accadono le cose sono sempre gli stessi coinvolti in tutte le operazioni”, “visti i risultati io all’architetto Di Cunzolo non affiderei nemmeno il progetto per la cuccia del mio cane”.

Il pm aveva già formulato richiesta di archiviazione nel giugno 2014, contro cui si era opposto Di Cunzolo. Il gip ha valutato tale istanza del pm come condivisibile, ritenendo che le espressioni di Motta, pur dal tono poco misurato, siano contenuto e non lesive dell’altrui reputazione.

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