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Battipaglia, dipendenti comunali alla guida degli scuolabus

BATTIPAGLIA. Dipendenti comunali alla guida degli autobus scolastici. Il Comune di Battipaglia, impossibilitato a utilizzare per tale compito l’azienda speciale “Pignatelli” ormai in liquidazione, è stato costretto a ricorrere a personale in servizio al municipio per garantire i livelli minimi di servizio. Ristretta anche la zona di circolazione degli autobus scolastici. Il servizio è stato attivato per le sole zone periferiche di Fasanara e Aversana, per gli alunni che abitano in quelle zone e che frequentano le scuole dell’infanzia ed elementari. Attivato anche il trasporto per alunni disabili alle scuole dell’obbligo sul territorio comunale.

Per ovviare alla carenza di personale per effettuare il servizio, l’amministrazione comunale dovrà utilizzare quattro scuolabus e altrettanti autisti dipendenti del Comune. In aggiunta, si è fatto ricorso, anche per gli accompagnatori, a ulteriori quattro unità di personale comunale di categoria A. Ossia gli uscieri. Il trasporto scolastico è da anni un tarlo per il Comune di Battipaglia. In particolare da quando, nel 2012, l’ente decise di assegnare in via diretta il servizio di trasporto scolastico prima agli uscieri comunali e successivamente all’azienda Pignatelli. Nel biennio precedente, il medesimo servizio era stato gestito dalla cooperativa “G. Service”, che avviò una battaglia legale – invano – per ottenere nuovamente l’affidamento.

Lo scorso anno, invece, la commissione straordinaria decise di introdurre la novità del rimborso posticipato all’acquisto dell’abbonamento per il trasporto scolastico, e solo in caso di regolarità nel pagamento delle imposte comunali. Creando ulteriori polemiche. Rispetto agli scorsi anni, le famiglie battipagliesi che usufruiscono del servizio di trasporto scolastico non hanno più la possibilità di acquistare gli abbonamenti a prezzi ridotti, in base al reddito. Semmai devono acquistarlo a prezzo pieno, spendendo 30,1 euro al mese, che il Comune si impegna a rimborsare, parzialmente o totalmente. Resteranno sei le fasce di reddito, come per gli ultimi anni. Fino a 4.999 euro di reddito, il ticket mensile sarà totalmente rimborsato. Fino a 7.499 euro si pagherà un ticket mensile di 8 euro (rimborso di 22 euro), che sale a 11 euro per i redditi fino a 9.999 euro (rimborso di 19 euro), a 14 euro per redditi fino a 12.499 euro (rimborso di 16 euro), a 18 euro per i redditi fino a 17.999 euro (rimborso di 12 euro). Solo i cittadini compresi nella sesta fascia, con redditi di oltre 18mila euro, pagheranno il ticket mensile completo di 30,1 euro, senza alcun rimborso.

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