CronacaPoliticaSpeciale elezioni

Battipaglia, dossier abusi edilizi: nei guai lidi balneari e noti imprenditori

BATTIPAGLIA. Otto pagine di presunti abusi edilizi, per un totale di 40 casi relativi solo ad aprile. È il documento che la commissione straordinaria, guidata dal dottor Gerlando Iorio, ha inviato nei giorni scorsi in Prefettura. Si tratta del report che a Battipaglia fa registrare, ogni mese, almeno 30 casi. Coinvolti stabilimenti balneari, imprenditori, società, associazioni ed anche singoli cittadini, colpevoli – secondo l’ente – d’aver realizzato opere edilizie senza titoli o in assenza di autorizzazione. L’abusivismo edilizio continua a essere una delle piaghe della città. Un grosso neo che due anni fa era stato messo in risalto dal decreto di scioglimento del Consiglio per infiltrazioni camorristiche. Tra le pagine delle motivazioni, era evidenziato il ruolo non propriamente attivo dell’amministrazione comunale nella repressione degli abusi edilizi.

La commissione straordinaria, invece, ha deciso di spingere proprio su tale tema, avviando una serie di indagini per giungere agli attuali risultati. La maggior parte dei presunti abusi edilizi è stata rilevata lungo la litoranea. Diversi sono gli stabilimenti balneari che da mesi si oppongono alle ingiunzioni di abbattimento firmate a Palazzo di Città. E qualche lido potrebbe non vedere la prossima stagione balneare. Compaiono nella lista delle attività ricettive sulla fascia costiera tre camping realizzati, stando al report del Comune, in assenza di titolo edilizio e nulla osta paesaggistico. Uno è di proprietà di Vittorio Domini e Maria Arduino, l’altro di Alberto Serritiello e Giovanna Venosi. Il terzo, invece, è il camping Il Cigno. Per quanto riguarda il camping Mediterraneo, invece, il concessionario dell’area Marco Galante ha avviato i lavori richiesti dal Comune. Per quanto riguarda i lidi, invece, nell’elenco si trovano il Samoa (opere in assenza di titoli edilizi, nulla osta paesaggistico e autorizzazione sismica) e il Miramare (opere realizzate senza titolo edilizio e autorizzazione paesaggistica). Nella maggior parte dei casi, i proprietari hanno già presentato opposizione al Tar.

Per quanto riguarda il camping Paradise, di cui è proprietario Giuseppe De Martino (lo stesso della Baia dei Delfini), il Comune ha negato il condono edilizio richiesto per delle strutture in cemento realizzate in assenza di titolo edilizio (muretti, vasche, direzione e servizi igienici). Anche nomi noti tra chi avrebbe commesso abusi edilizi. C’è l’azienda Holbek Italiana srl, di proprietà di Gerardo Amoddio. Sulla zona industriale di Battipaglia ha costruito gazebo in assenza di titolo abilitativo. Invece, l’imprenditore Gennaro Lanzetta ha costruito opere senza titolo edilizio in area demaniale (località Verdesca). In località Lago, sono ben quindici i casi presunti di abusivismo, tra stabilimenti balneari, camping ed abitazioni. Tra chi ha costruito un sottotetto abusivo e chi un intero fabbricato, c’è anche un’azienda agricola, La Vecchia Fattoria, accusata di aver realizzato opere abusive.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio