Battipaglia, รจ crisi anche in mare. Via la coop Campania Pesca
BATTIPAGLIA. ร crisi per terra e per mare a Battipaglia. Oltre alle numerose aziende che chiudono, alle centinaia di persone che ogni anno perdono il posto di lavoro, alle organizzazioni sindacali ed istituzioni che non riescono a tamponare l’emorragia che sta desertificando l’area industriale di Battipaglia, agli imprenditori che ormai non credono piรน nella possibilitร di investire nella Piana del Sele, si registra l’addio anche di un’altra societร .
Si tratta della societร cooperativa Campania Pesca, con sede a Salerno, che dal 2000 occupava un’area demaniale marittima pari ad un milione di metri quadrati, con concessione rilasciata dal Comune di Battipaglia per mantenere uno specchio d’acqua da destinare all’allevamento in gabbie galleggianti. In pratica, l’azienda rappresentata da Ivo Gentile Pellegrino praticava nelle acque di fronte la costa battipagliese acquacoltura e mitilicoltura. Allevando, in sostanza, orate, spigole e mitili in genere. La concessione, da prorogare per legge ogni quattro anni, รจ stata messa da parte dalla Campania Pesca, che ha preferito rinunciare.
L’iter burocratico era effettivamente iniziato lo scorso 19 giugno, quando l’azienda aveva richiesto la proroga della convenzione fino al 31 dicembre 2020. Il successivo 10 novembre, il Comune aveva inoltrato alla Prefettura di Salerno una richiesta di informazione antimafia relativa alla predetta ditta.ย Una istanza a cui, ancora oggi, non ha fatto seguito alcun riscontro. Intanto, la Campania Pesca – che ha regolarmente provveduto ad effettuare il pagamento dei canoni demaniali e delle relative addizionali regionali fino all’annualitร 2014 – il 9 febbraio ha chiesto di rinunciare alla suddetta concessione demaniale marittima โper sopraggiunti problemi societariโ. ยซL’attivitร non รจ piรน sostenibile per motivazioni esclusivamente economiche – fa sapere Ivo Gentile Pellegrino – dal 2000 abbiamo questa concessione per acquacoltura e mitilicoltura, ma la crisi si รจ fatta sentire. Siamo stati pertanto costretti a modificare i nostri investimenti. Con il Comune di Battipaglia non c’รจ stato alcun tipo di problemaยป. Contestualmente alla rinuncia alla concessione demaniale marittima, la ditta sarร tenuta allo sgombero dell’area occupata entro dieci giorni e al pagamento del canone demaniale marittimo e dell’addizionale regionale per i mesi di utilizzo del corrente anno. In sostanza, 449,09 euro (di cui 359,27 euro quale canone demaniale e 89,82 euro quale addizionale regionale) per le mensilitร di gennaio e febbraio.
D’altra parte, il posto della Campania Pesca potrebbe essere preso da altre societร e cooperative interessate alla coltivazione di cozze e mitili. Le acque che bagnano la litoranea battipagliese, dichiarate inquinate almeno per metร della lunghezza della fascia costiera, potrebbero trasformarsi in un volano di sviluppo che in pochi anni potrebbe scalzare il fallimento del turismo, penalizzato dalla mancanza di infrastrutture e progetti.