Cronaca

Battipaglia, festa patronale: 9mila euro di budget, l'ente aiuterà Don Ezio

BATTIPAGLIA. Nessun contributo ulteriore dal Comune di Battipaglia per la festa patronale, ma l’ente aiuterà don Ezio Miceli, parroco della chiesa Santa Maria della Speranza, a reperire fondi privati. La commissione straordinaria, lo scorso 17 giugno, aveva già concesso alla parrocchia un contributo di 9mila euro per la festa in onore della Madonna della Speranza che si terrà dal 2 al 4 luglio, oltre all’esenzione del canone per l’occupazione di suolo pubblico. Un contributo in linea con le concessioni economiche del recente passato per la festa patronale, ma che non ha soddisfatto don Ezio. Il quale non ha perso tempo e già martedì mattina, ancor prima della proclamazione a sindaco di Cecilia Francese, si era presentato in Comune per chiedere alla nuova amministrazione un ulteriore contributo di 15mila euro.

Richiesta rifiutata dal nuovo sindaco, che ancora deve avere la possibilità di mettere gli occhi sulle finanze del Comune e prima d’allora non si può pensare all’elargizione di soldi pubblici. Il summit in Comune. Tuttavia, la prima cittadina ha deciso di attivarsi, insieme con il suo staff e con il vice sindaco (non ancora ufficializzato) per cercare sponsor e coinvolgere le associazione del territorio al fine di organizzare «una grande festa popolare». Ha fatto sapere Cecilia Francese che «saranno coinvolti tutti i giovani musicisti di Battipaglia, i gruppi musicali, teatrali e artistici, associazioni di volontariato, danza, musicali e teatrali per organizzare la festa patronale». Ieri pomeriggio, Cecilia Francese si è seduta attorno a un tavolo con il suo staff, alcuni imprenditori e associazioni cittadine per la festa patronale. «Ha già dato la sua disponibilità a partecipare a questa iniziativa il maestro Francesco Napoletano – ha aggiunto il sindaco – Con lui e con le associazioni del territorio organizzeremo un grande programma per la festa patronale. Tutti saranno impegnati per la riuscita di questa festa. Attraverso sponsor cercheremo di raccogliere i fondi necessari anche per le luminarie.

Lo spirito che ci muove è sempre lo stesso. Tutti devono partecipare per far rinascere il nostro Comune, a cominciare dalla festa patronale. Voglio il pieno coinvolgimento della città». Ad avvenuta manifestazione, don Miceli dovrà presentare un rendiconto dei costi sostenuti, corredato dalle dichiarazione di responsabilità in ordine agli sponsor e sovvenzioni ottenuti da enti pubblici o privati. «Ogni euro risparmiato per la festa sarà devoluto in favore delle famiglie con gravi disagi economici», ha specificato il sindaco Francese. I maxi contributi. Il contributo di 9mila euro deciso dalla commissione straordinaria è pari a quello erogato negli ultimi tre anni. Una cifra di certo minore rispetto al passato, quando don Miceli poteva contare su un aiuto molto più ricco. In particolare, con Giovanni Santomauro sulla poltrona di sindaco. Dal 2009 al 2012, l’ex primo cittadino ha elargito al sacerdote oltre 100mila euro, di cui 10.500 euro nel 2011 e nel 2012, 40mila euro nel 2010 e nel 2009. Non che le cose andassero poi così male negli anni precedenti. Nel 2008, la festa patronale ottenne 40mila dal sindaco Gennaro Barlotti. Nel 2007, il commissario prefettizio Pasquale Manzo fornì a don Ezio Miceli la cifra di 38mila euro. Qualcuno dello staff organizzativo si è fatto sfuggire che in caso di vittoria al ballottaggio di Gerardo Motta, il contributo comunale sarebbe stato molto più alto.

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