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Battipaglia, fine dei giochi: ecco le dichiarazioni nei comizi di chiusura

BATTIPAGLIA. Cecilia Francese ha chiuso la campagna elettorale in una piazza della Repubblica colorata da palloncini. Sul palco l’alleato Ugo Tozzi. Presenti l’onorevole Enzo Fasano, l’ex sindaco di Pugliano Domenico Di Giorgio, il capogruppo di Forza Italia a Eboli Damiano Cardiello. «Qualcuno si preoccupa che con me sindaco domani possa salire al Comune Gerardo Rosania e condizionare da “straniero” le scelte dei battipagliesi – dice la Francese – Motta non ha a cuore la nostra città. Rosania non è più ebolitano di Tonino Cuomo. Mentre Rosania è il mio compagno di vita, Cuomo organizzatore della campagna elettorale di Motta è un compagno politico. Coloro che ho dietro non sono Mimmo Volpe; nessuno dei miei è Picarone che da Salerno si è affiancato a Motta contro le scelte del proprio partito; nessuno dei miei è come il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri: uomo volgare che è venuto a offendere Battipaglia. Lui è uno degli stranieri di cui dovremmo preoccuparci».

Gerardo Motta ha chiuso la campagna elettorale alle 21.30 in piazza Amendola. Tra i presenti anche il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, e il consigliere regionale Franco Picarone. «Battipaglia non ne può più, qualcuno vuole diventare primario e altri fanno promesse – ha subito attaccato Motta – ringrazio chi c’è stato accanto in questa campagna elettorale in cui abbiamo detto ciò che faremo per Battipaglia. C’è chi continua con la macchina del fango, ma questa città deve risorgere. Questa è l’ultima occasione, l’ultima speranza per nostra città. Faremo una grande festa per la Madonna della Speranza, il nostro patrono». Motta ha salutato Lanaro: «Lo aspettiamo per festeggiare la vittoria con Riccardo Cersosimo, Vincenzo Inverso e Pietro Ciotti. È stata una battaglia incredibile, non deluderemo nessuno. Metteremo a posto la città, gli ultimi non saranno più gli ultimi. Non ci gireremo dall’altra parte. La campagna elettorale finirà domenica, veleni e fango li lasceremo agli altri».

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