Cronaca

Battipaglia, flop "Più Europa": ritardo nei progetti, si perdono milioni

BATTIPAGLIA. Il tempo è denaro e nel progetto del Più Europa il classico detto sembra valere un milione di euro. Tale è la cifra persa dal Comune di Battipaglia a causa dei ritardi nella progettazione e realizzazione delle opere finanziate dalla Regione Campania oltre quattro anni fa. L’ente è stato costretto a modificare nuovamente la convenzione con le ditte appaltatrici e con la Regione, perdendo una cifra complessiva vicina al milione di euro, ma soprattutto smarrendo opere ritenute indispensabili nell’ottica del Più Europa, che saranno sostituite con altre meno maestose. Niente parcheggio multipiano – al suo posto un classico parcheggio a raso – niente sovrappasso di collegamento alla stazione e niente commissariato di pubblica sicurezza, sostituito da uffici Inps. L’accordo e i partner. L’accordo di programma per l’attuazione del Più Europa era stato sottoscritto nel gennaio 2012. Ad agosto, l’appalto dei lavori e per la gestione del centro integrato di interscambio era stato aggiudicato dalle ditte Rtc Atene srl, Cosap, Ai Mobilità srl, Sap srl e La Florida srl. La convenzione prevedeva lavori per oltre 35 milioni di euro, oltre a 2 milioni 760mila euro a carico del Comune di Battipaglia.

I problemi erano sorti nei primi mesi del 2013, quando l’ente, non riuscendo a reperire la cifra a proprio carico aveva rimandato la questione ad un successivo atto dove prevedere le modalità di copertura. Solo a gennaio del 2014 era stato approvato il progetto esecutivo, per un importo di 37,9 milioni di euro. Di cui, 29,2 milioni per lavori, 438mila euro per oneri di sicurezza, 8,3 milioni per somme a disposizione. Importo finanziato con 17,6 milioni di fondi Por Fesr 2007/2014, 7,4 milioni a carico del Comune (di cui 4,6 mediante cessione di beni e i 2 milioni 760mila euro ancora da reperire mediante vendita di beni comunali e altri finanziamenti). La Regione aveva concesso i 2 milioni 760mila euro ad agosto del 2014. Un atto che aveva costretto a modificare nuovamente il progetto, suddividendolo in due stralci: il primo da 37,9 milioni ed il secondo pari a 2 milioni 760mila euro. I ritardi e le revisioni del piano. Il progetto era stato riapprovato, stipulando atto aggiuntivo nel febbraio 2015. Tre anni di tempo tra progetti e rimodulazioni costati caro alla città di Battipaglia. Al di là delle puntuali verifiche che hanno evidenziato i ritardi rispetto al cronoprogramma iniziale dei lavori, nel dicembre 2015 è scaduto il triennio per la verifica del permanere dei presupposti base del piano. Con un ridimensionamento dell’apporto finanziario pubblico, dei fondi Por e del cofinanziamento comunale.

Con la modifica delle norme in materia di impianti fotovoltaici che limita la produzione di energia elettrica al solo soddisfacimento dei consumi del produttore, impedendone la vendita, con la soppressione degli incentivi per il fotovoltaico, l’aumento Iva dal 21 al 22% (ottobre 2013) e con l’introduzione dello “Split Payment” dell’importo sul valore aggiunto a partire dal gennaio 2015 e da applicarsi a tutti i pagamenti effettuati dalla pubblica amministrazione, il Comune è stato costretto a ridimensionare l’intero progetto del Più Europa. Dovendo fare i conti anche con il venir meno dell’interesse per la destinazione iniziale dell’edificio pubblico a commissariato di pubblica sicurezza, e quindi del previsto canone di locazione. Il ridimensionato dell’apporto comunale, mediante assegnazione di beni, è stato dovuto anche alla minore dimensione del lotto di terreno da cedere in proprietà al concessionario e del minor valore e difficoltà di vendita dei garage che saranno realizzati. In termini economici, le variazioni porteranno a lavori in meno pari a 5,8 milioni di euro (15,29% dell’importo iniziale), a lavori complementari per 4,8 milioni (12,83% dell’importo iniziale).

L’importo complessivo della concessione è sceso a 36,9 milioni. Le opere soppresse. In merito alle variazioni progettuali, è stato soppresso il sovrappasso pedonale d’accesso alla stazione ferroviario, è stato fortemente ridimensionato il parco fotovoltaico e il parcheggio multipiano sarà sostituito da uno a raso. L’ex edificio delle Ferrovie dello Stato non sarà demolito, ma diventerà un edificio per svago e ristoro. La struttura inizialmente destinata a commissariato di polizia sarà modificata per ospitare gli uffici Inps. Per giungere alla rimodulazione del progetto sono state necessarie ben nove riunioni, tra il Comune e le ditte, da gennaio ad aprile scorsi.

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