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Battipaglia, illuminazione pubblica. Bruno: «Punti di criticità evidenti nella gestione»

BATTIPAGLIA. «La gestione della pubblica illuminazione nella nostra città presenta punti di criticità evidente, con costi alti e in alcuni casi intere zone della città al buio, in particolare tra via Spineta e Santa Lucia. Rispetto alla soluzione del problema c’è stata una vicenda giudiziaria che ne ha bloccato la risoluzione e anche la triade commissariale ha cercato di intervenire per rinnovare l’impianto di illuminazione pubblica ravvisandone la necessità» a dichiararlo è Davide Bruno, segretario cittadino del Pd.

«Oggi le cose non sono diverse e ci ritroviamo con 6.264 punti luce per la maggior parte con vecchie lampadine ad incandescenza, che portano al Comune un costo di circa un milione e mezzo di euro all’anno per illuminare un totale di 116 chilometri di strade pubbliche, molte volte con tanti problemi  e scarsi risultati spendendo una cifra considerevole. Intervenire sulle reti di illuminazione pubblica costituisce una misura veloce ed efficace di riduzione dei costi e di emissioni di CO2, efficientando i consumi in termini di KWh e innovando in termini di servizi urbani, poiché alti sono i margini di miglioramento su un parco infrastrutturale obsoleto.Come Comune siamo inseriti nei Piani di azione energia sostenibile (Paes), nel Patto dei Sindaci, che ha come intervento prioritario l’efficienza energetica» prosegue Bruno.

«I Comuni che hanno predisposto i Paes e che hanno impostato una strategia di città intelligente hanno avuto risparmi del 30-40 per cento e miglioramenti nel servizio. E tali interventi chiaramente riguardano sia i corpi illuminanti (la spesa percentuale più bassa), che l’infrastruttura (pali) e opere connesse, compresi interventi di innovazione nella gestione della stessa (regolatori di flusso fino al telecontrollo) o di innovazione tecnologica (installazione di hot spot wifi). Insieme a questa proposta per il passaggio ai lampioni a LED, chiediamo la verifica dell’attuazione del Patto tra i sindaci e lo stato attuale dell’illuminazione e se ci sono interventi programmati nel prossimo futuro, presentando un’interrogazione con il consigliere Mirra. Consapevoli delle difficoltà finanziarie dell’ente, la strada è l’indizione di una gara pubblica per la scelta dell’affidatario  (anche aderendo alla relativa Convenzione Consip) o  mediante una società mista con selezione competitiva del socio privato operativo (cosiddetta gara a doppio oggetto).

Non solo, ci sono le risorse comunitarie date dal patto trai sindaci con HORIZON 2020 e l’asse 6 del nuovo  FESR 2014 2020 della regione Campania che può finanziare gli interventi sulle infrastrutture del sistema di pubblica illuminazione finalizzate alla riduzione dei consumi energetici. In un tempo in cui gli enti locali cercano di ridurre al minimo non solo i consumi ma anche i costi di manutenzione, questo intervento non è più rinviabile sia per la sicurezza dei cittadini che per avere sistemi di alta qualità che permettono di controllare gli impianti e di ridurre drasticamente i costi di manutenzione e i consumi energetici» conclude l’esponente cittadino del Pd.

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