Cronaca

Battipaglia, impianto di rifiuti sotto sequestro: 30 lavoratori a rischio

BATTIPAGLIA. È sotto sequestro dal 15 giugno l’impianto di rifiuti dell’azienda Palmeco di Battipaglia, in via Spineta. Pochi giorni fa, il Tribunale ha rigettato l’istanza di dissequestro presentata dai legali dell’azienda ed attualmente lo stabilimento è chiuso e completamente svuotato dai rifiuti.

Tramite il suo amministratore, Giuseppe Melilli, la Palmeco ha fatto sapere che, a causa di tale situazione, l’azienda non è in grado di garantire i servizi essenziali ai propri clienti, tra cui diversi enti ed amministrazioni pubbliche.

«Non si comprende – afferma Melilli – il persistere di questa situazione di sequestro. Avevamo presentato istanza di dissequestro, forti di documentazioni prodotte dai nostri legali, ma non è stata accolta. L’azienda non ha più rifiuti al suo interno e per tutte le contestazioni prodotte noi eravamo pronti a fornire dovute spiegazioni, come già abbiamo fatto, almeno in parte».

L’amministratore della Palmeco ha fatto sapere che sono a rischio 30 posti di lavoro, ossia il personale che opera, a vario titolo e con diverse mansioni, all’interno dello stabilimento di Battipaglia. «Entro una decina di giorni potremmo avviare le procedure di licenziamento – continua Melilli – e questo ci dispiace, perché si tratta di 30 famiglie».

Un appello dalla Palmeco giunge anche nei confronti dell’amministrazione comunale, impegnata nelle ultime settimane soprattutto a risolvere vicende politiche come la ricomposizione della giunta comunale. «Spero che l’amministrazione, in particolare la sindaca Cecilia Francese, invece di puntare sempre il dito, voglia tendere una mano ad un’azienda del territorio che dà lavoro a decine di famiglie», conclude l’amministratore della Palmeco, Melilli.

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