Cronaca

Battipaglia, insegnante positivo al covid in isolamento da 38 giorni: l’Asl non gli dà l’ok per poter uscire

L'uomo è asintomatico, e vive da solo: da 38 giorni cerca una risposta ma l'Asl fa orecchie da mercante

Contrarre il covid è l’inizio di un calvario, sia dal punto di vista fisico, che emotivo ma, molto spesso, ci si mettono anche gli intoppi burocratici ad acuire una condizione di disagio per quella che, ormai, è stata ribattezzata “la malattia della solitudine”.

Un nostro lettore ci ha scritto per segnalare la sua condizione di solitudine e l’inadempienza di cui si è resa colpevole l’Asl di Battipaglia, che lo ha letteralmente abbandonato nell’incertezza, da ben 38 giorni. Lui è un insegnante, di Battipaglia, positivo al covid, asintomatico, in isolamento volontario nell’attesa, vana, che l’Asl proceda e gli dia l’ok per poter uscire e continuare la sua vita. Ecco la sua storia.

Insegnante di Battipaglia positivo al covid in isolamento da 38 giorni: l’Asl non gli da l’ok per uscire

Il protagonista di questa storia è un insegnante di Battipaglia, positivo al covid dallo scorso 26 ottobre, e che da 38 giorni attende l’ok dell’Asl per poter finalmente riprendere la sua vita. L’uomo è in autoisolamento, nel rispetto delle direttive nazionali, e anche del buon senso, ci viene da dire, ma vive da solo ed è costretto ad appoggiarsi agli altri anche per le cose più banali, come fare la spesa.

La vicenda

Il 26 ottobre quest’uomo ha avuto il referto del tampone, ma si trovava in quarantena già dal 16 ottobre, perchè accusava una strana febbriciattola, che non voleva andare via. Dopo questo primo tampone, ce ne sono stati altri 4, tutti positivi. A questo punto però, secondo quelle che sono le direttive del Ministero della Salute, che prevedono l’interruzione dell’isolamento dopo 21 giorni, l’uomo ha contattato più volte l’ASL di Battipaglia, il medico di base e la dottoressa incaricata tramite PEC, email ordinaria e addirittura whatsapp, per avere l’ok “ufficiale”.

Nessuna risposta

Tra non risposte e un “le faremo sapere” sono ormai trascorsi 38 giorni totali di quarantena. Una situazione di disagio aggravata dal fatto che l’uomo vive da solo, e deve appoggiarsi agli altri per qualsiasi cosa, anche fare la spesa.

Trattato “come un lebbroso”

In conseguenza della sua condizione, l’uomo ci ha raccontato di essere trattato “come un lebbroso”, in quanto privo di quell’attestazione, da parte dell’Asl, che certificherebbe la sua condizione. Lui è asintomatico ma, giustamente, senza una certificazione ufficiale dell’Asl, non si azzarda ad uscire, in nessun caso. L’Asl di Battipaglia sta continuando a fare orecchie da mercante, e intanto il giorni passano, e ancora passeranno, sicuramente.

Il “miracolo Campania”

La sua è una denuncia forte, una delle tante nel caos Campania, che però “dall’alto” tendono a minimizzare, continuando a parlare di “miracolo Campania”:

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio