Cronaca

Battipaglia, la rinnovata scuola Penna aprirà le porte a settembre

BATTIPAGLIA. La nuova scuola “Penna” di Battipaglia aprirà i battenti per il prossimo anno scolastico. I lavori, realizzati dalle ditte battipagliesi Terralavoro Costruzioni e Alter Costruzioni quali vincitrici di un bando di gara circa cinque anni fa, sono in fase di completamento. L’intervento prevede la realizzazione di cinque classi di scuola elementare e quindici di scuola media, con annessi laboratori, biblioteca, palestra. La scuola sta sorgendo su una parte dei terreni confiscati alla camorra nel rione Taverna.

L’istituto “Penna”, per la cui realizzazione il Comune versa da oltre quattro anni le rate di un mutuo contratto presso la Cassa Depositi e Prestiti di cinque milioni e mezzo di euro, troverà sede sui circa due ettari di terreni confiscati alcuni anni fa all’azienda C&C Costruzioni srl, che fa capo ad Antonio Campione, uno dei tanti protagonisti del processo California nato all’inizio degli anni ’90. I terreni sono ubicati tra il quartiere Taverna e i confini della zona industriale, lungo via Bosco Primo e via Parmenide. L’area, dell’estensione di circa 20mila metri quadrati, era stata assegnata al Comune, nel 2014, dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc).

Inizialmente la scuola avrebbe dovuto trovare sede tra via Bosco Primo e via Rosa Jemma, ma su quei terreni c’era un contenzioso in atto che, di fatto, ha bloccato l’edificazione per un biennio. In seguito all’intervenuta delocalizzazione, il quadro economico era stato opportunamente rimodulato nel corso di varie riunioni tra l’ufficio tecnico comunali e le ditte appaltatrici, in ragione dell’incremento di spesa per i lavori relativi alla nuova collocazione dell’edificio, alla sicurezza e all’adeguamento normativo degli impianti tecnologici ed al contenimento energetico, e del risparmio per la mancata corresponsione dell’indennità espropriativa per l’acquisizione delle aree oggetto dell’originario intervento.

La ditta aveva dovuto modificare le proprie vedute a causa di tale spostamento, stralciando persino alcune opere (anfiteatro ed alcune fioriere) per consentire all’ente di risparmiare ulteriori 147mila euro. Si tratta di un’opera che la città attende da oltre un decennio. Oggi la scuola “Penna” non ha ancora una dimora definitiva, ha perso quella storica di via Rosa Jemma a causa di morosità del Comune per 140mila euro (pagava oltre 10mila euro al mese di fitto) ed ha speso 115mila euro, due anni fa, per adeguare i locali dell’ex tabacchificio (adiacenti la sede di Alba Ecologia) per consentire alla scuola di iniziare l’anno scolastico.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio