Politica

Battipaglia, l'Amministrazione presenta Ivonne De Notaris

BATTIPAGLIA. Ecco l’architetta Ivonne De Notaris. Questa mattina, alle ore 12.30, è avvenuta la presentazione ufficiale dell’architetta De Notaris che sarà responsabile dell’ufficio di piano. Si occuperà della stesura del nuovo Puc. Un Puc che manca dal 1972 a Battipaglia.

«Daremo a questa città un organo importante per il futuro. Ringrazio il presidente della Provincia, Giuseppe Canfora e il governatore della Campania Vincenzo De Luca. Ivonne conosce la nostra idea di organizzazione della città» ha detto la sindaca Francese. Il vicesindaco Ugo Tozzi ha sottolineato l’impegno del consigliere provinciale Angelo Cappelli e si è detto «fiducioso in vista delle linee guida che tracceranno lo sviluppo di questa città». Anche l’Assessore all’area Territorio e Ambiente è apparsa soddisfatta: «oggi è un nuovo inizio. Grazie all’architetto De Notaris e all’ingegnere Angione. Il Puc è un’impresa titanica se si considera che lo attendiamo da oltre 40 anni. Non dimenticheremo il passato tenendo conto delle linee della precedente Amministrazione. Abbiamo alcune situazioni, come il litorale, che creeranno problemi ed ho quindi chiesto di accelerare i tempi».

Successivamente, la parola passa ad Ivonne De Notaris che si presenta: «sono un funzionario della provincia in distacco qui al Comune di Battipaglia. La volontà politica della Provincia è di avviare un rapporto tra i due Enti. Battipaglia, oltre ad essere città capofila della Piana del Sele, è l’area trainante per il futuro sviluppo provinciale e campano. Il Puc nascerà con un’ottica orientata all’area vasta, la fascia costiera ed il territorio agricolo saranno i punti forti».

Quando all’architetto viene chiesto se si terrà conto delle linee guida tracciate dall’architetto Alvisi circa due anni fa, la De Notaris risponde: «Ho letto tutto il lavoro fatto da Alvisi che va ottimizzato e massimizzato. Le linee guida sono tutte condivisibile, ma alcune non attuabili. Un meccanismo troppo complesso rispetto alla grandezza della città. Le linee guida, poi, devono essere anche economicamente sostenibili».

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