Cronaca

Battipaglia, lavori in corso tra mamme in attesa e neonati: la richiesta dei sindacati

BATTIPAGLIA. Lavori in corso all’ospedale Santa Maria della Speranza, nel reparto di Ostetricia.

Il Dipartimento Fisi della FsiUsae, Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali, sindacati interni all’ospedale hanno denunciato la situazione al giornale L’Occhio di Salerno ed hanno inviato una lettera alla direttore sanitario P.O. di Battipaglia.

La lettera alla direzione generale dell’Asl di Salerno

Scrive il Dipartimenti Fisi: «Pervengono alla scrivente Organizzazione numerose segnalazioni da parte di utenti che denunciano che, nel Reparto di Maternità del locale P.O. regolarmente in attività, vi sono dei lavori in corso che cagionano polveri che potenzialmente possono essere dannose alla salute dei piccoli neonati. Di tanto si chiede spiegazioni atteso che le normative sulla sicurezza potrebbero in tal caso non essere state osservate. Si resta in attesa».

Dichiara Rolando Scotillo: «Non è possibile avere lavori in corso in un Reparto regolarmente in attività. Per gli ovvi rischi a cui potrebbero essere esposti i piccoli neonati e non solo. Non è possibile, nemmeno, non avere alternative: 300.000 abitanti, con la chiusura dei Reparti ospedalieri di Maternità di Oliveto Citra e di Eboli, hanno i soli 30 posti letto del P.O. di Battipaglia e nel caso dovesse, per qualsiasi motivo, venir meno questa possibilità l’intera utenza non avrebbe alternative».

La richiesta di riaprire una altra Unità Operativa di Ostetricia e Pediatria

Continua Scotillo: «Bisogna immediatamente riaprire perlomeno una altra Unità Operativa di Ostetricia e Pediatria veicolando in altro ospedale le mamme destinate al parto naturale come già abbiamo detto numerose volte in passato creando un filtro specifico e destinando l’Ostetricia di Battipaglia al parto difficile o chirurgico».

Le parole del Comuntato per la salute

A rincarare la dose la presidente del Comitato per la salute pubblica Rosa Adelizzi: «Nella giornata di oggi mi sono trovata davanti ad uno spettacolo poco decoroso, lavori in corso e onnipresenza di polveri quasi a emulare ospedali di campo in zona di guerra. Non è possibile, contestualmente, assistere pazienti con dei lavori in corso.

Sarebbe interessante capire chi ha autorizzato questa modalità e soprattutto capire perché non hanno spostato i pazienti. Abbiamo deciso di costituire un Osservatorio permanente sulla sanità e di intervistare direttamente i pazienti e gli operatori per capire quali problematiche esistono, visto che vi è paura finanche di parlare delle cose che non vanno: operatori muti e pazienti timorosi. È questa la sanità che vogliamo?».

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