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Battipaglia, le telecamere in panne: i malviventi ringraziano

BATTIPAGLIA. Prima le gioiellerie, le ricevitorie e le rivendite di tabacchi; poi bar e negozi del centro, oggi appartamenti, ville ed automobili: la sicurezza a Battipaglia rappresenta sempre più un’utopia che una garanzia. Episodi che fino a qualche mese fa erano rari ed isolati hanno iniziato a proporsi con una frequenza imbarazzante per le forze dell’ordine e preoccupante per i cittadini di una Battipaglia che sembra essersi trasformata in un quartiere dell’hinterland napoletano. Questione di numeri, ma anche questione di percezione se si pensa che diversi cittadini, soprattutto quelli più facoltosi che vivono in zone periferiche, hanno deciso di installare privatamente impianti di videosorveglianza.

E questo perché il sistema di videosorveglianza installato nel 2005 è ormai inutilizzabile. Il vicesindaco e delegato alla sicurezza Ugo Tozzi ha più volte ribadito la necessità di provvedere ad una completa revisione del sistema di sorveglianza in città, ma al momento nulla è stato fatto in tal senso. Nonostante i furti si ripetano quasi ogni notte nelle medesime aree, le forze dell’ordine non sono ancora riuscite ad acciuffare i malviventi. Le prime abitazioni che hanno sentito da vicino il fiato dei ladri sul collo sono state quelle in via dei Vivai: circa venti famiglie colpite a ripetizione da malviventi che, nell’arco dell’ultimo anno, sono riusciti a svaligiare quasi tutte le abitazioni, rubando attrezzi agricoli, gioielli, denaro ed automobili. Quando il livello di guardia si è alzato, le gang di topi d’appartamento hanno messo nel mirino la zona di via Domodossola e via Caserta, nelle vicinanze del liceo scientifico “Medi”. Anche lì sono state decine le case colpite dai ladri, con una media dalle due alle quattro visite a notte. Stesso copione nel rione Taverna, dove i furfanti hanno messo a soqquadro un intero quartiere. Utilizzando, in quasi tutti casi, sempre la medesima tattica.

I malviventi entrano nelle abitazioni dall’esterno, utilizzando grondaie, balconi e pensiline per raggiungere le finestre. Addormentano i residenti con uno spray narcotizzante e rubano tutto il possibile prima di uscire dall’ingresso principale. Si conoscono zone d’azione, modus operandi e persino le scelte strategiche dei ladri, ma non si riesce a prenderli. Tanti indizi fanno pensare che ad agire siano sempre le stesse bande, che conoscono bene il territorio. Ed oltre alle abitazioni, i furfanti colpiscono le auto. Tantissimi i casi di furti di vetture, ma anche di danneggiamenti ed incendi. Gli ultimi casi nel rione Sant’Anna l’altra notte, ma la lista comprende soprattutto veicoli parcheggiati a via Plava, via Matteo Ripa e nelle strade adiacenti la De Amicis.

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