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Battipaglia, migranti al Rodopa: scoppia la protesta

BATTIPAGLIA. Incredulità e rabbia in città dopo la scoperta che a Battipaglia, senza alcuna comunicazione dai canali ufficiali, il residence Rodopa è stato trasformato in centro di accoglienza per migranti. Nella struttura della famiglia Caprino, in via Spineta, si trovano da maggio circa 200 rifugati provenienti dall’Africa Subsahariana. Ieri mattina, in Comune, si sono affrettati a dire che gli stranieri ospitati sarebbero meno («sono circa 120», ha detto il vicesindaco Ugo Tozzi) e c’è chi parla di casi di scabbia.

Un’eventualità, quest’ultima, immediatamente smentita dal numero due dell’amministrazione: «Ogni giorno vengono svolti controlli e non c’è nessun ammalato di scabbia – ha aggiunto Tozzi, che tra le altre cose è anche delegato alla sicurezza – Incaricati della Prefettura ogni giorno verificano le condizioni igienico-sanitarie all’interno della struttura. È un centro d’accoglienza come ne esistono tanti. Naturalmente c’è chi si lamenta che a Battipaglia siano arrivati gli immigrati, ma ci sono leggi dello Stato che bisogna rispettare. Noi non possiamo fare più di tanto rispetto ai controlli attuali su igiene e sicurezza».

Tra i candidati al consiglio comunale nella coalizione di Tozzi (ex candidato sindaco prima dell’alleanza pre-ballottaggio con la sindaca Cecilia Francese) c’è anche Gemma Caprino, una delle responsabili del centro residence Rodopa, che ha preferito evitare commenti. E se la sindaca ammette di non essere a conoscenza della questione («non so davvero niente, credo che l’intero iter burocratico si sia svolto durante la gestione della commissione straordinaria), il movimento Noi con Salvini annuncia battaglia.

«Le indiscrezioni circa l’accoglienza di 200 profughi al Rodopa meritano un’attenta riflessione», fa sapere Mariano Falcone, segretario provincia di Ncs. Venerdì, alle 11, al bar Smile di Battipaglia, Falcone terrà una conferenza stampa appositamente convocata sull’argomento. «Porteremo fatti e testimonianze di forte interesse pubblico – continua Falcone – I cittadini devono sapere di tali manovre dalla stampa? Tre settimane fa abbiamo fatto un sit-in pacifico di fronte alla Prefettura di Salerno e consegnato al prefetto un documento nel quale chiedevamo che i cittadini fossero informati di tali vicende. Tutto ignorato? Poiché, sempre secondo le fonti di informazione, vi è un continuo viavai di ragazze e ragazzi di colore, chiediamo se ci sia un controllo da parte delle forze dell’ordine. Qui si parla di integrazione ed intanto si scaraventano per strada giovani uomini e donne senza che i cittadini abbiano le dovute informazioni? Forse stiamo aspettando che la malavita recluti qualcuno o qualcuna per loschi fini? Si dice che forse arriveranno altri cento immigrati. Siamo certi che la situazione sia sotto controllo? Centinaia di famiglie affollano un litorale già zeppo di clandestini: gettiamo benzina sul fuoco? Intanto ascolteremo i residenti».

Dello stesso avviso Mario Pucciarelli, responsabile locale di Forza Nuova: «Stiamo aspettando di avere informazioni dalla Prefettura. Abbiamo chiesto un incontro, ma fino a oggi non è giunta alcuna comunicazione. Gli immigrati al Rodopa creano problemi di sicurezza, visto che circolano a piedi su via Spineta, ossia sulla strada provinciale 135. Se la cosa dovesse avere carattere permanente inizieremo azioni di protesta». Intanto una nuova ondata di immigrati dovrebbe giungere a Battipaglia in autunno. Gli extracomunitari potrebbero essere ospitati presso i locali dell’ex tabacchificio, in via Rosa Jemma, che da circa due anni sono sede provvisoria dell’istituto “Penna”. A settembre, la scuola si trasferirà presso la struttura in costruzione nel rione Taverna. E il Comune avrebbe già fornito il suo benestare alla Prefettura per adibire l’immobile a centro d’accoglienza per immigrati.

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