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Battipaglia: No al referendum, domenica 25 Settembre un gazebo in piazza

BATTIPAGLIA. Prosegue il tour dei quartieri del Comitato per il NO alle riforme costituzionali. A breve, entro pochi mesi, tutti i cittadini saranno chiamati ad esprimere la propria opinione su una delle riforme costituzionali più ambigue della storia del nostro Paese, che stravolge o modifica ben 47 articoli della nostra Costituzione.

Il prossimo appuntamento pubblico è nel rione Taverna delle Rose, all’incrocio delle Vie Euclide/Galilei/Da Vinci, di fronte alla Villa Comunale, Domenica 25 Settembre a partire dalle ore 9:30.
I cittadini che vogliono informazioni sulla riforma costituzionale possono recarsi al gazebo del Comitato dove troveranno ampio materiale informativo.

Il tutto su impulso di un governo che ha costituito attorno a questa riforma una risicatissima maggioranza di soli 361 deputati a favore e 7 contrari, mentre i restanti 262 deputati per protesta abbandonavano l’aula. I “padri costituenti” di questa riforma, è bene ricordarlo, sono il presidente del Consiglio Matteo Renzi ed il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, ai quali si è affiancato nella fase finale anche il coordinatore di una forza non presente alle ultime elezioni politiche, l’on. Denis Verdini. La Costituzione, patrimonio comune di 50 milioni di Italiani, nasce pertanto da una operazione di maggioranza che spacca il Paese in due, e su di essa i cittadini dovranno esprimere il proprio voto di merito, approvandola o bocciandola nel suo complesso.

Il Comitato per il NO ritiene che la proposta di modifica della nostra Costituzione mini alla base la stabilità democratica del nostro Paese, e pertanto sostiene che essa vada bocciata in toto, nonostante pochi aspetti in essa contenuti possano anche essere condivisibili, pur non essendo sufficienti a fornire un giudizio di merito positivo che possa rendere la stessa minimamente accettabile.
Negli incontri pubblici il Comitato cerca di fornire le giuste informazioni ai cittadini, invitandoli a prendere coscienza dell’importanza di avere nel nostro Paese una carta costituzionale moderna e che non necessita di stravolgimenti (la Costituzione Americana ha quasi 250 anni di età e nessuno si sogna di metterci mano).

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