Cronaca

Battipaglia, operazione "Sistema". Pastina si difende: "Non sono un camorrista"

BATTIPAGLIA. Si è svolta ieri l’udienza dinanzi al gup Renata Sessa. Più di 100 gli imputati nell’inchiesta della Dda denominata “Sistema”. Tra questi, Paolo Pastina, figlio dell’ex consigliere comunale Orlando, ha chiesto di essere sottoposto ad interrogatorio.

Nella difesa, ha preso le distanze dai pentiti, riferendo al giudice che lui veniva chiamato solamente quando c’era da picchiare qualcuno. «Quale camorrista, sono solo un attaccabrighe», queste le parole del Pastina. Poi, ha raccontato di sé e della sua famiglia, dei suoi impegni lavorativi. Ed anche del padre Orlando, ex consigliere con la giunta Santomauro: «Ha avuto da sempre la passione per la politica, il consenso se l’è costruito da solo».

Parole chiaramente riferite all’accusa che pende circa alcuni pestaggi avvenuti prima della campagna elettorale per indurre la gente a votare Orlando. Infine a Pastina è stato chiesto anche dei rapporti con Carmine Marino di Bellizzi che – sempre secondo l’accusa – fu cacciato dalla piazza di spaccio battipagliese. Anche in questo caso ha dichiarato di non essere a conoscenza dei fatti. Sulle accuse di aver intimato nel carcere di Benevento gli altri imputati di non parlare, ha risposto che solitamente usa “un linguaggio colorito” spesso fraintendibile.

Fonte: La Città

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