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Battipaglia, Orlando Pastina: «l'amministrazione non può campare sulle mie spalle»

BATTIPAGLIA. Questa mattina, alle ore 12, nella saletta del bar One (ex bar Granozio) di via Mazzini, a Battipaglia, l’ex consigliere comunale durante l’amministrazione Santomauro, Orlando Pastina, ha tenuto una conferenza stampa dove ha chiarito in particolare la sua posizione giudiziaria e quella del figlio Paolo.

Ha sottolineato che la sua famiglia non ha nulla a che fare con lo scioglimento per infiltrazione camorristica del 2014. Non sono mancate le frecciate all’attuale amministrazione e a quei giornalisti rei, a sua detta, di un’operazione mediatica che avrebbe danneggiato la sua immagine durante questi anni.

Le parole dell’avvocato Francese

Dopo la breve introduzione di Pastina, la parola è passata all’avvocato Raffaele Francese che ha dichiarato: «ritengo che dei processi si debba parlare nelle aule di giustizia. Ho invitato più volte il mio amico di vecchia data Orlando ad aspettare i momenti e le sedi opportune per chiarire la nostra posizione.

Questa volta non ho potuto frenarmi di fronte all’ennesima descrizione, all’ennesimo riepilogo dei fatti che non corrisponde alla realtà sia fattuale che processuale. Quando ci sono processi con collaboratori di giustizia non bisogna raccomandarsi solo ai giudici, ma anche a Dio perché la Giurisprudenza pone dei paletti per cui non è difficile trovarsi nel mezzo di una bufera giudiziaria.

Noi non disperiamo di chiarire la posizione di Orlando nelle sedi opportune, ma ritengo fondata la necessità di convocare un incontro con la stampa».

Le parole dell’avvocato Annunziata

L’avvocato Giuseppe Annunziata ha aggiunto: «consentitemi una battuta: la camera penale ha deciso di non andare in tv, proprio loro che vanno in televisione un giorno sì e un giorno no. Un’altra cosa importante, forse il tema della questione di oggi: il processo è già di per sé una pena. Subire un processo per chi ha vissuto in un certo tipo di modo è già una pena, aggravata dalla gogna mediatica. L’oggetto di questa conferenza stampa non è contestare l’attività di Magistratura e Polizia ma quello di avere un rapporto con la stampa che sia più rispettoso delle persone coinvolte nel processo. La Giurisprudenza è arrivata al punto di dire che i collaboratori di giustizia possono essere credibili per una parte e non credibili per un’altra, e si può scegliere di prendere solo quella parte. Il senso di questa conferenza stampa è quello di invitare gli operatori di informazione del luogo ad essere un po’ più sobri».

Le parole di Orlando Pastina

Infine, l’ex consigliere Orlando Pastina, ha precisato alcuni aspetti: «Sono il meno indicato a poter parlare di posizioni giuridiche. Sono stato un consigliere comunale diventato capo espiatorio per un provvedimento che io ho ancora qui con me, di 52.000 pagine che ho letto per ben tre volte, nel quale non è indicato (non dico nemmeno condannato) un camorrista. Ancora una volta sono vittima di attacchi mediatici. Sono passati sette anni, eppure non si perde l’occasione di parlare di me.

Eppure i ragazzi che ho qui davanti, i quali considero ancora amici, (Marco Di Bello e Francesco Piccolo, ndr) hanno operato con me, erano presenti nell’androne delle scale durante l’ultima riunione fatta con gli occupanti abusivi di via Manfredi. Hanno sentito bene cosa ho detto, smentitemi se sto sbagliando. Io a quei signori ho sempre detto, chi è occupante abusivo che non fa parte di quella delibera, deve andare via. Io sono qui a tutelare chi è iscritto in quella delibera (maggio 2005). Un atto amministrativo mai annullato in autotutela, ancora oggi – infatti – è valido. Ho svolto il mio ruolo di consigliere comunale».

Poi sull’attuale amministrazione: «(…) dalle intercettazioni e dalle dichiarazioni dei pentiti i quali hanno riferito chi hanno votato facendo nomi e cognomi, e non di certo hanno votato Orlando Pastina che sono altri consiglieri comunali, qualcuno oggi fa anche il vicesindaco (…). Questa amministrazione la deve smettere. Hanno campato già tutti sulle spalle di Pastina, questa Amministrazione non può campare sulle mie spalle. Non può un sindaco eletto democraticamente, dopo tre anni di commissariamento, essere eletta e non dire alla città cosa è successo in quei tre anni.

Ogni volta che succede qualche diatriba, sono pronti a tirare in ballo i poteri forti. Qualche assessore ha detto che devono stare lontano da questa gente. Ma chi sono? Perché non fanno nomi e cognomi. Non c’è più l’alibi dello scioglimento per camorra. Oggi bisogna amministrare, se ci sono poteri forti bisogna denunciarli e combatterli. Non devono avere paura di governare».

Il video

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