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Battipaglia, nuovo piano urbanistico: bocciate le "archistar"

BATTIPAGLIA. Sul piano urbanistico si riparte da zero. Il sindaco Cecilia Francese non userà le linee guida approvate lo scorso aprile dalla commissione straordinaria. «Il Piano urbanistico di Battipaglia sarà uno strumento teso alla riqualificazione, alla eco sostenibilità, e alla funzionalità di una città che deve diventare più bella e più vivibile – ha detto nel corso della riunione di consiglio di mercoledì – Non abbiamo bisogno di aggredire ulteriore suolo, sottraendolo a quel volano motore dell’economia locale che è l’agricoltura. Noi abbiamo bisogno di riqualificare l’esistente, di rendere più vivibili i quartieri ad esempio pensando a forme di aggregazione ed a servizi da portarvi. In questa logica non più rinviabile diventa la riscrittura del piano del traffico. Battipaglia non può ridursi a un grande ingorgo stradale. Occorrono parcheggi e forme di razionalizzazione del traffico. Parlare di una città più bella e più vivibile significa anche questo. E troveremo il modo per il coinvolgimento dei privati».

Addio al vecchio Prg

Battipaglia ha un piano regolatore datato 1973, ormai superato dal Ptcp (piano territoriale di coordinamento provinciale) approvato nel 2012 dalla Provincia. La commissione straordinaria ha speso pochi mesi fa circa 72mila euro per le consulenze dell’architetto Massimo Alvisi e dell’avvocato Christian Iaione, che hanno lavorato alla redazione delle linee guida del Piano urbanistico comunale. Negli anni precedenti, il sindaco Giovanni Santomauro – sempre per arrivare a un Piano mai adottato, finito tra le pagine dello scioglimento del consiglio per infiltrazioni camorristiche e revocato dalla triade commissariale – aveva speso decine di migliaia di euro tra consulenze, incarichi e studi. Nonostante i tentativi, utilizzando i soldi dei cittadini battipagliesi, la sindaca Francese riprenderà il progetto del piano urbanistico dall’inizio.

Il nodo ambiente

La prima cittadina ha toccato anche il tema dell’ambiente. «Potenzieremo la società Alba, individuando nuovi ambiti industriali come la gestione dei parcheggi, del servizi di illuminazione, fonti energetiche riciclabili – ha aggiunto Francese – sarà riorganizzato il servizio di pulizia, prevedendo la suddivisone della città in ambiti coincidenti con i quartieri, in modo da assicurare a tutta la città pulizia e manutenzione ordinaria. L’obiettivo deve essere quello di avere una città più pulita e di potenziare il servizio di raccolta differenziata. Attiveremo una serie di iniziative, dal sacchetto intelligente al pronto intervento e alle guardie ambientali». Dal prossimo anno, inoltre, «la tariffa dei rifiuti sarà strutturata in modo diverso, non avendo più come parametro di riferimento solo i metri quadrati. La tariffa deve essere rapportata alla produzione di rifiuti».

La situazione finanziaria

Il primo cittadino ha chiarito che «il Comune è in uno stato di pre dissesto. La relazione di fine mandato dei commissari fissa il disavanzo di amministrazione a 22 milioni euro. Noi vogliamo evitare il dissesto senza pesare ulteriormente sulle tasche dei cittadini. Vogliamo partire dalla razionalizzazione della spesa dei servizi. Abbiamo immaginato azioni di ravvedimento fiscale, elaborando percorsi di rientro delle posizioni debitorie delle famiglie battipagliesi. Le agevolazioni prevedranno una riduzione del carico di interessi e sanzioni, di parte del tributo e il rateizzo del carico. Tagli agli sprechi e ottimizzazione delle risorse».

Legalità e camorra

In un Comune che viene dallo scioglimento del consiglio per infiltrazioni dei clan, non poteva mancare un passaggio sul tema della legalità. «Battipaglia non è città di camorra – ha detto – E non è giusto che per qualche situazione particolare una intera comunità venga etichettata in questo modo. Dobbiamo liberarci di quel marchio e ridare alla città la sua vera immagine: quella di una città laboriosa, che vuole recuperare una ricchezza di vita sociale e culturale che pure ha avuto negli anni passati. Per farlo dobbiamo lavorare tutti assieme».

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