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Battipaglia, politici incompatibili: istanza al sindaco contro l'opposizione

BATTIPAGLIA. Sollevata un’istanza di incompatibilità per i consiglieri comunali Gerardo Motta, Renato Vicinanza, Enrico Lanaro e Luisa Liguori. Un cittadino battipagliese, Antonio Noschese, ha inviato al Comune – in particolare alla sindaca Cecilia Francese, al presidente del consiglio Franco Falcone e alla segretaria Brunella Asfaldo – la richiesta di avviare la procedura prevista dall’articolo 63 del Testo unico dell’ordinamento per gli enti locali ed eventualmente dichiarare incompatibili i suddetti consiglieri.

Motta, Vicinanza, Lanaro e Liguori, infatti, sono i firmatari del ricorso presentato al Tar per chiedere lo scioglimento del consiglio comunale a causa della mancata composizione delle commissioni consiliari nei tempi e nei termini previsti dallo statuto. Proprio tale istanza, secondo Noschese, costituirebbe una lite pendente nei confronti del Comune. E, ai sensi del Testo unico (decreto legislativo numero 267 del 18 agosto 2000), sono incompatibili con il ruolo di amministratori coloro che hanno contenziosi con lo stesso ente. Tuttavia, nello stesso articolo 63 del Testo unico, al comma 3, è chiarito che tale ipotesi non si applica agli amministratori per fatto connesso con l’esercizio del mandato.

Ed è chiaro che, in caso di avvio effettivo del procedimento da parte del consiglio, i quattro membri dell’opposizione si appellerebbero a tale stringa del testo unico degli enti locali. Il ricorso è senza dubbio connesso all’esercizio del mandato dei consiglieri comunali che, il 4 agosto scorso e prima dell’approvazione di una delibera di salvaguardi di bilancio, affermarono chiaramente che prima di trattare quel punto avrebbero dovuto essere costituite le commissioni consiliari permanenti. Chiedendo, inutilmente, il differimento della seduta al fine di consentire l’insediamento delle commissioni, come previsto dallo statuto comunale per il necessario esame e approfondimento istruttorio dei progetti di delibera.

Secondo i firmatari del ricorso, la valutazione della delibera sul riequilibrio di bilancio in commissione sarebbe stata determinante nell’orientare il voto del consiglio. La vicenda sarà discussa nel merito dal Tar di Salerno il 21 marzo 2017. La data è stata fissata lo scorso 11 ottobre, al termine della prima udienza che ha visto la comparizione degli avvocati difensori delle persone coinvolte in una vicenda che tiene in apprensione l’intera amministrazione. Nel frattempo, su richiesta di Noschese, dovrebbe approdare in Consiglio anche una mozione di incandidabilità nei confronti dei consiglieri Motta, Vicinanza, Lanaro e Liguori. A meno che il presidente del consiglio, sentiti i pareri della segretaria generale del settore avvocatura dell’ente, non decida di archiviare la richiesta perché il contenzioso con l’ente è connesso con l’esercizio del mandato dei consiglieri comunali. A livello politico, è chiaro che argomento del genere – se portato in Consiglio – potrebbe ulteriormente corrodere i rapporti tra maggioranza e opposizione.

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