Continuano le indagini per chiarire la dinamica di quanto avvenuto a Luigi Picariello il ragazzo morto folgorato a Battipaglia nella giornata di martedì 16 maggio. Il 23enne, residente a Bellizzi, sarebbe deceduto mentre si impossessava dei cavi di rame collegati con una cabina elettrica a ridosso della fabbrica dismessa Mgm come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino. Nelle scorse ore è stato ascoltato il cognato della vittima.
Battipaglia, ragazzo morto folgorato: il dramma di Luigi Picariello
La fabbrica rimase distrutta da un incendio divampato nel 2019. Una tragedia consumatasi nel giro di pochi minuti. È stato il cognato del giovane a lanciare l’allarme: sul posto sono giunte due ambulanze con il personale del 118, ma al loro arrivo il 23enne era già deceduto. Sul posto anche gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Battipaglia e il dirigente, il vicequestore Giuseppe Fedele. Gli agenti hanno avviato le indagini per ricostruire l’episodio.
Le indagini
Una notizia, quella del decesso di Picariello, diffusasi a Bellizzi nel giro di poche ore. Gli inquirenti hanno posto sotto sequestro la zona teatro del dramma, allertando il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Salerno che ha disposto l’esame esterno del cadavere.
I funerali
Alle 10 di ieri, mercoledì 17 maggio, si sono celebrati i funerali di Luigi Picariello. L’ultimo saluto al 23enne si è tenuto presso il quartiere Bivio Pratole, frazione di Montecorvino Pugliano, nella chiesa dei Santi Giuseppe e Vito.
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Nei guai il cognato
Nei guai è finito il cognato della vittima che, sembra, fosse lì al momento della tragedia e che ha contattato immediatamente i soccorsi. Sul posto i carabinieri lo hanno ascoltato ricostruendo la dinamica dell’episodio costato la vita al giovane, molto conosciuto a Bellizzi e a Bivio Pratole dove viveva con i suoi familiari, straziati dal dolore.
